ANCORA A GALLA

Pareggio in rimonta a Venezia: Van de Looi risponde a Pohjanpalo, a nove giornate dalla fine la situazione in coda resta equilibrata

Venezia. Daniele Gastaldello è un Gigi Cagni 2.0: non adotta marcature a uomo, non gioca con il libero staccato, ma con i pareggi sta tenendo a galla un Brescia che a Venezia ha rischiato di vedersi spegnere anche la fiammella della speranza. Nella stagione 2016-17 l’uomo del Carmine cominciò con quattro X di fila, dopo aver preso il posti di Brocchi, e alla fine fu salvezza seppure all’ultima giornata con quel soffertissimo quanto esaltante Brescia-Trapani. Daniele, dopo aver perso il match casalingo con il Bari, è arrivato al terzo pari di fila: Venezia dopo Cittadella e Cagliari. 

I tifosi del Brescia al ritorno sui vaporetti

L’analisi. Un punto da non buttare, anche se non cambia la situazione. In attesa di Cosenza-Spal (incrocio chiave nella corsa salvezza) e con il Perugia che non ha potuto giocare per il sisma di Umbertide, la classifica del Brescia resta cristallizzata. Con una partita in meno (nove alla fine), ma con un altro segnale di resilienza: per la seconda volta consecutiva, Bisoli e compagni sono andati sotto nel secondo tempo e hanno saputo recuperare. Poi avrebbero anche potuto vincere come perdere. Sono altri segnali di vita. Anche se la mancanza di vittoria sta diventando insopportabile (15 gare di digiuno, eguagliato il ben poco edificante record dell’annus horribilis ‘94-95 in serie A), i biancoazzurri nella ripresa hanno provato a prendere i tre punti dopo un primo tempo nel quale sia loro che il Venezia hanno giocato frenati dalla pesantezza dei punti in palio. Sarebbe il caso però di non dover continuare a prendere il primo schiaffone prima di liberare un potenziale che esiste e non è così male visto come il Brescia ha dimostrato di saper stare in campo dopo i gol di Lapadula e di Pohjanpalo. Tra i piccoli passi in avanti che questa squadra sta facendo, dopo una partita finalmente senza subire gol (a Cittadella dopo dodici gare) e il ritorno alla rete (Bisoli con il Cagliari dopo 689’), al “Penzo” è tornato anche il gol in trasferta che mancava dall’8 dicembre (1-1 a Cosenza, 92’ Bianchi) ovvero 511’ di astinenza recuperi esclusi. 

Cellino immortalato durante l’intervallo

Il gol di Van de Looi in mischia è il segno di una squadra che ci crede. “Il gol più brutto dell’anno” dice sorridendo VDL. Brutto, ma prezioso. E pesante. Un gol di voglia. Di forza. Di volontà.  Certo le disattenzioni ci sono ancora e costano care: sulla rete di Pohjanpalo c’è Jallow che sbaglia il fuorigioco e Adorni che non è propriamente un francobollo. Galazzi e Rodriguez potevano essere più precisi. Il contrasto perso da Labojko, che ha innescato il contropiede fino all’occasionissima di Novakovich con potenziale palla della vittoria, dev’essere da monito per una squadra che non può abbassare la guardia nemmeno di un centimetro. Non resta che continuare a dare tutto se stessi perchè eroi sono tutti coloro che fanno quello che possono. 

(Nella foto in evidenza, Van de Looi spinge in rete la palla del pareggio)

I giocatori del Brescia a fine gara. Il secondo tempo si è giocato con una foschia che sembrava quasi nebbia