I TEN TALKING POINTS DOPO BRESCIA-CAGLIARI

Brescia. Buonasera cari amici e Ben ritrovati a Ten Talking Points, la rubrica che vanta innumerevoli tentativi d’imitazione. Ah no, quella era la Settimana Enigmistica. Questa non la copia nessuno. Considerazioni sparse dell’ultimo incontro:

1)   Il Brescia ha finalmente interrotto il suo digiuno dal gol, con una conclusione al volo di colui che sta diventando il trascinatore della gestione Gastaldello, ovvero Dimitri Bisoli. Il capitano, preso atto della situazione grave, ma non seria, ha alzato la voce e i giri del suo motore, tornando ad inserirsi in zona gol e rincorrendo gli avversari per tutto il campo. Se il Brescia si salverà, un grazie andrà soprattutto a lui.

2) La mentalità, infatti, quando una squadra lotta per la salvezza, è tutto; in questo senso anche Galazzi e Rodriguez sono un esempio, nonostante qualche limite in fase realizzativa. Ieri poi anche Jallow ed Adryan sono entrati con la mentalità giusta. È probabile che l’allenatore stia facendo un buon lavoro in tal senso.

3)  Tuttavia un dubbio sorge spontaneo: come mai il duo Clotet-Gastaldello non funzionava e il solo Gasta sì? 

4)  Ieri un ironico striscione della Curva Nord invitava gli isolani a riprendersi l’attuale presidente del Brescia Calcio e a non farlo più uscire dalla Sardegna; il testo è stato applaudito anche dagli stessi cagliaritani. La cosa mi ha stupito, perché solitamente, quando la situazione sportiva non è edificante, si tende a rimpiangere i simboli del glorioso passato e il patron biancazzurro, nel bene e nel male, è un simbolo del calcio a Cagliari. Probabilmente però negli ultimi anni, con le sue stesse scelte qui in città, ha picconato anche il muro di credibilità di cui godeva nell’isola. Una persona con un minimo di autocritica dovrebbe riflettere molto su questo. 

5) Capitolo arbitraggi: se il rigore a Cittadella a mio avviso non c’era, l’episodio di ieri (e ancor di più quello contro il Bari) invece era da calcio di rigore netto. Stupisce (si fa per dire) come la Var sia stata ormai ridotta ad uno strumento a sovranità limitata, perché per chi non mastica il regolamento a menadito e si stanca di leggere ogni anno le sue modifiche è assolutamente incomprensibile capire le ragioni di certi interventi o mancanti fischi. 

6)  Punto dedicato al Cagliari, che così come all’andata non mi ha fatto una straordinaria impressione; è possibile che sarà promosso tramite playoff perché la rosa è di alto livello e i panchinari dei sardi nel Brescia sarebbero titolari, ma sicuramente i suoi meriti, alla fine del campionato, non sarebbero eccessivi. 

7)  Vorrei evitare di parlare per l’ennesima volta dei problemi dell’attacco, perché risulterebbe solo ripetitivo e ridondante: osservo solo che se Ayè fosse stato in fiducia, la conclusione post palla sporca in mischia del primo tempo sarebbe stata gol sicuro. Tornare a segnare potrebbe essere una buona medicina anche per lui.

8)  Particolare la scelta di Daniele Gastaldello di accantonare, almeno momentaneamente, Emanuele Ndoj a favore di un tridente di centrocampo più di corsa che di qualità. Ogni allenatore ha le sue convinzioni e vanno rispettate inoltre se il mister dice che c’è qualcuno che sta meglio del calciatore italo-albanese lo comprendo, tuttavia nell’assedio finale un posto in campo sono convinto si sarebbe potuto trovare anche per lui.

9)  Dopo il ritorno alla vittoria del Cosenza, ieri anche la Spal ha battuto il Cittadella: mancherebbe all’appello solo il Brescia perché purtroppo tra qualche giornata i pareggi potrebbero non bastare più.

10) Il Brescia comunque c’è. Ha carattere, lotta e dei miglioramenti ci sono visti anche nel gioco (sempre la solita persona sospettosa per natura potrebbe chiedersi come mai sia bastata la promozione di “Gasta” a primo allenatore per vedere qualcosa di meglio in quest’ultimo aspetto, ma forse è meglio non indagare oltre). Non è a mio avviso una rosa da retrocessione, ma neanche da promozione: con un po’ più di impegno e qualche intromissione in meno si sarebbero potuti tranquillamente avere quattro o cinque punti in più, rimanendo in difficoltà, ma comunque non in piena zona retrocessione. Comunque sia, è presto per fare recriminazioni. Testa a Venezia, partita, ça va sans dire, fondamentale per il mantenimento della categoria. 

Un abbraccio a tutti i lettori di Bresciaingol.com