Brescia. Da circa tre settimane, l’addetto stampa del Brescia calcio Filippo Migheli (nella foto) non è presente a Torbole Casaglia e alle conferenze stampa di allenatore e giocatori. E’ l’ennesima, discutibile, decisione del presidente Massimo Cellino che ha voluto di mettere in “quarantena” il professionista, confinato a seguire i social.
La sua colpa? Non avrebbe fermato Pep Clotet, quando il tecnico spagnolo parlò dell’infortunio alla caviglia di Cistana dicendo che non capiva come mai il problema alla caviglia si stesse prolungando così. Seguì un comunicato, a firma Massimo Cellino, nel quale veniva ribadita totale fiducia nell’ortopedico Giovani Bonaspetti, che cura i giocatori del Brescia. Per adesso Edoardo Piovani sta svolgendo il doppio ruolo di team manager e addetto stampa, in attesa che finisca la quarantena di Filippo Migheli. Che non può essere sempre colpa degli altri se più di una cosa non funziona all’interno del Brescia calcio dove l’ultimo barile dovrebbe finire di rotolare nell’ufficio del presidente, come c’è scritto sulle pareti della Casa Bianca.