I TEN TALKING POINTS DOPO BRESCIA-MODENA

Brescia. Buonasera cari amici e ben ritrovati a Ten Talking Points, l’unica rubrica che adesso teme davvero la retrocessione. Considerazioni sparse su quanto visto sabato pomeriggio: 

1) Il Brescia ha perso di nuovo. Al Rigamonti è passato anche il Modena, grazie ad un rigorino che al giorno d’oggi va di moda dare, ma che in tempi normali sarebbe stato follia concedere. Per quanto mi riguarda se dovessi diventare un giorno legislatore del pallone il rigore per fallo di mano in area lo farei fischiare solo in caso di evidenti parate, ma purtroppo o per fortuna la mia nomina per quella carica non è ancora in cantiere. 

2) Qualcosa di meglio si è però visto rispetto alle ultime uscite: il Brescia ha distribuito meglio il pallone, complice una migliore occupazione degli spazi, e nel contempo ha mostrato un po’ più di buona volontà. Permangono però degli evidenti problemi nella ricerca della conclusione: Bianchi non è una prima punta, gli esterni poco fanno e di inserimenti di qualità dei centrocampisti, magari a rimorchio su un cross se ne vedono ben pochi. 

3) Un appello: basta esperimenti. Bisoli non è un terzino destro, Mangraviti non è un terzino sinistro. Huard e Jallow non mi hanno, finora, quasi mai convinto ma almeno sono giocatori che nel ruolo ci sanno stare. 

4) Preoccupante e non da ora è la differenza di condizione tra il Brescia e i suoi avversari: anche il Modena ieri sembrava andare al doppio. Anticipava, correva e fisicamente maramaldeggiava. Oltre alla cessione di Moreo, che è costata tanto in fatto di peso specifico, probabilmente la preparazione fisica non è stata di livello. Sia in estate sia nella pausa di gennaio. 

5) Ero convinto che ieri il Brescia non avrebbe mai perso la partita. Il gol di Mangraviti sembrava la definitiva saldatura delle mie certezze. Il Var mi ha poi letteralmente gelato e il rigore di Falcinelli mi stava quasi per far crollare. Ormai la frustrazione e la delusione sono fortissimi. Probabilmente sono sintonizzato sugli umori della squadra, perché anche il Brescia dopo il gol subito non ha quasi reagito, sconcertato. Encefalogramma piatto. 

6) Il Modena non ha fatto sognare. Però ha vinto. Buonissima la prova dei centrali di difesa. Alla rubrica “attaccante che sta in panchina tra gli avversari ma a Brescia sarebbe titolare” si è aggiunto ieri Bonfanti. Un attacco delle Rondinelle di livello così basso, da quando seguo il Brescia con costanza e cognizione di causa (non tantissimo, una quindicina di anni) non l’avevo mai vissuto. 

7) Labojiko è stato grande protagonista dei primi mesi del Brescia. Non faceva sognare, ma alla sufficienza arrivava sempre. Ora è stato messo un po’ da parte, perché nel tirarsi la zappa sui piedi siamo maestri. Spero possa tornare titolare, perché è uno dei giocatori che sembra risentire meno di una classifica deficitaria e di un ambiente nel caos. 7bis) Sconcertante la gestione della vicenda Viviani, offensiva della dignità del lavoratore (privilegiato, ma pur sempre un lavoratore). Purtroppo però non è nulla di nuovo sotto il sole. 

8) Ieri molto probabilmente non sarebbe servito a nulla, ma dopo il gol del Modena avrei buttato dentro Niemejier più di Huard. Considerando che a Benevento torneranno, a meno di colpi di scena, i 19 convocati si prospetta una nuova esclusione per l’attaccante olandese, che con leggerezza atarassica passa dall’essere nel progetto all’esserne escluso. 

9) Vedo bene le nuovissime telecamere installate a Torbole per il ritorno di una serie che ho amato anni fa, ovvero “Calciatori, giovani speranze”. Oppure no, che stolti che siamo. Stanno girando la nuova stagione di “All or Nothing Brescia”, prossimamente su Amazon Prime! Tanto all’all-in ci siamo vicini…

10) Concluse le considerazioni è tempo di bilanci: il Brescia non sa più vincere. Qualcosa per rimanere ottimisti comunque c’è: nonostante infatti un “girone” atroce come risultati (una vittoria in diciotto gare di campionato) la situazione è ancora salvabile. Basterebbero infatti un paio di vittorie per poter respirare. Il naturale contrappasso di queste valutazioni è però che, con una sconfitta a Benevento, la situazione sarebbe “quasi” compromessa. Non resta quindi che sperare. Ormai siamo nelle mani della Divina Provvidenza…

Un abbraccio a tutti i lettori di Bresciaingol.com

condividi news

ultime news