A centrocampo affondano Bisoli, Listkowski e Bjorkengren, Ndoj nervoso, Bianchi nullo, Huard sempre in difficoltà
Andrenacci 7
Subisce 4 reti ma ne evita almeno altre 3 con parate che hanno del miracoloso. Se il Brescia non esce dal Curi con 6 o 7 gol subiti è merito suo. Preso a pallonate per tutto il secondo tempo, non poteva fare di più.
Karacic 2
Una lezione della durata di 16 minuti di cosa non si dovrebbe fare su un campo da calcio. Ammonito per una trattenuta a centrocampo su Lisi dopo soli 4 minuti, ha la brillante idea di abbattere lo stesso numero 23 perugino con un’entrata scriteriata che gli costa il secondo cartellino giallo e la conseguente espulsione, lasciando così il Brescia in inferiorità numerica per 75 minuti. Tra un’ammonizione e l’altra si fa anche anticipare da Di Serio, che di testa sfiora il gol del vantaggio per il Perugia. Disastroso.
Coeff 4
Esordio da incubo per il centrale francese. Sul primo gol del Perugia la palla gli passa in mezzo alle gambe nel tentativo di murare la conclusione di Santoro, commette il fallo da rigore per il raddoppio dei padroni di casa e si perde malamente Kouan in occasione del 3-0. Graziato da Valeri che non vede un pestone su Di Carmine che gli sarebbe valso anche il cartellino giallo per il più classico degli step-on-foot.

Adorni 5.5
Il “meno peggio” del reparto difensivo del Brescia. Nel secondo tempo va in apnea come tutti i compagni, ma perlomeno evita errori grossolani, che viste le ultime prestazioni è già un passo avanti. Rimane comunque lontano parente del giocatore ammirato a Cittadella.
Huard 5
Il terzino francese conferma anche a Perugia di vivere una stagione diametralmente opposta alla scorsa, quando aveva impressionato tutti con prestazioni di alto livello. In costante difficoltà contro Casasola, che sulla fascia mancina del Brescia fa quello che vuole.
Bisoli 5
Il capitano torna titolare dopo la panchina contro il Como e dopo soli 15 minuti si trova costretto ad adattarsi come terzino destro a causa dell’espulsione di Karacic. Regge bene fino al quarto gol del Perugia quando si perde la marcatura di Angella che lo anticipa e di testa insacca il 4-0 finale.
Björkengren 5
Prestazione deludente per l’ex Lecce, che fa un passo indietro rispetto alle prime due partite in maglia biancoblu. Prova a farsi vedere in mezzo al campo, ma l’unica occasione in cui risulta un minimo pericoloso è un tiro da fuori area parato senza troppe difficoltà da Gori.

(41′ st Labojko s.v.)
Listkowski 5
Il polacco arrivato da Lecce si vede essere dotato di buone qualità tecniche, ma fatica ancora ad entrare nella manovra delle rondinelle. Troppo evanescente per poter essere incisivo nella metà campo offensiva.
(17′ st Van De Looi 5.5
L’olandese entra a partita ormai compromessa e si vede solo nel finale con un bel tiro da fuori che impegna Gori nella parata più difficile della sua giornata, volando a mettere il pallone in calcio d’angolo).

Ndoj 5
È insieme a Rodriguez il giocatore di miglior qualità del Brescia, ma ha sulla coscienza il primo gol del Perugia fermandosi a protestare con Valeri anziché seguire il movimento di Santoro. Sostituito all’intervallo da Clotet per dare maggior equilibrio alla squadra rimasta in 10 uomini.

(1’ st Jallow 5.5
Entra ad inizio ripresa per dare maggiore equilibrio e copertura, ma con lui in campo il Brescia esce definitivamente dalla partita. Non ha particolari responsabilità, ma non fa neanche nessuna giocata degna di nota).
Rodriguez 6
Il migliore delle rondinelle insieme ad Andrenacci. L’unico che dà la sensazione di poter creare pericoli alla difesa del Perugia. Ha sulla coscienza il gol sbagliato solo davanti al portiere (facendosi rimontare da Casasola) che sarebbe valso l’1-0 per il Brescia dopo soli 7 minuti. Con un’altra bella azione ubriaca la difesa degli umbri e crea una grande occasione con un cross basso che nessun compagno riesce però a ribadire in rete. Si guadagna anche una punizione dal limite dell’area che Ndoj non concretizza calciando sulla barriera.

(34′ st Niemeijer s.v.)
Bianchi 5
Inizia bene la partita con un bel passaggio che mette Rodriguez davanti al portiere, ma dopo quella giocata sparisce dal campo. Adattato ancora una volta come prima punta non riesce ad essere decisivo come ad inizio stagione, quando subentrando dalla panchina regalava punti importanti al Brescia.
(17′ st Ayè 5
In settimana avevamo sottolineato come il francese fosse ormai l’unica prima punta rimasta in rosa. Clotet gli preferisce però ancora una volta Bianchi adattato in un ruolo non suo. Il che è tutto dire. Quando entra non vede mai palla e sale così a quota nove partite consecutive senza segnare. La sua esclusione dai titolari molto probabilmente non avrà fatto contento il Presidente, suo grande estimatore).
All. Clotet 5.5
Il Brescia approccia lo scontro diretto con il piglio giusto, sfiorando il vantaggio con Rodriguez dopo pochi minuti. La sciagurata espulsione di Karacic al 15′ rovina il piano partita delle rondinelle e costringe l’allenatore catalano ad adattare Bisoli terzino. Fino al vantaggio del Perugia l’inferiorità numerica non era stata particolarmente evidente, ma nel secondo tempo i padroni di casa dilagano, nonostante l’inserimento di Jallow al posto di Ndoj. Si preannuncia un’altra settimana complicata per Clotet, sempre a rischio esonero.
PERUGIA (3-4-1-2) Gori 6; Sgarbi 6, Curado 5.5 (26′ pt Angella 6.5), Rosi 5.5 (1′ st Paz 6); Casasola 7, Iannoni 6, Santoro 7 (1′ st Bartolomei 6), Lisi 8; Kouan 6,5 (28′ st Capezzi 6); Di Serio 6.5, Di Carmine 6 (17′ st Matos 6). All. Castori 6.5
Arbitro: Valeri di Roma 7
L’esperto fischietto romano non sbaglia quasi nulla, se non un mancato fallo di Coeff ai danni di Carmine ed una possibile ammonizione a Curado per una trattenuta su Rodriguez ai limiti dell’area. Le decisioni importanti sono però tutte perfette. Giusti i due cartellini gialli a un ingenuo Karacic, così come il rigore per il Perugia. Ha dimostrato di essere un arbitro di gran caratura.