ECCO TAVARES, IL GENIO E SREGOLATEZZA PER CUI CELLINO HA SFIDATO LA CABALA

La carriera di Adryan da Silva, l’ultimo arrivato in casa biancoazzurra: in Brasile, doveva aveva il numero 17, veniva considerato “il nuovo Zico” poi si è perso tra tornei di poker e travestimenti da donna

Brescia. La passione per la superstizione di Massimo Cellino è arcinota. Tuttavia c’è stato un “numero diciassette” per cui il Lider Massimo ha deciso di chiudere entrambi gli occhi, sfidando la sorte. Questo è il caso di Adryan Tavares da Silva. Il colpo di fulmine è stato infatti più potente dei numeri. 

Una promessa. Il più recente arrivo di casa Brescia nasce a Rio de Janeiro il 10 agosto del 1994. Come tanti suoi connazionali, inizia a giocare a calcio per strada, prima della chiamata al Flamengo, squadra con cui completa tutta la trafila del settore giovanile e, sempre tra i giovani, ma con la maglia del Brasile, ottiene i suoi primi successi: va infatti in gol alla prima partita disputata con la maglia della Selecao, nel campionato sudamericano under 20 del 2011, contro il Venezuela. Nella stessa partita sfornerà poi anche un assist per Lucas Piazon (a proposito di talenti che non hanno mantenuto le attese) per il gol del momentaneo 3-3 (la partita finirà 4-3 per i verdeoro). Nella seconda gara va ancora a segno, questa volta con una precisa punizione. Concluderà poi una vittoriosa coppa America con un altro gol e il titolo di miglior giocatore, in coabitazione con il sopracitato Piazon. Sempre nel 2011 disputa anche il mondiale di categoria, classificandosi solamente quarto, ma mettendo a segno cinque gol in sei gare. In seguito inizia ad ingranare anche con la maglia del suo club: vince infatti quattro titoli, totalizzando 37 presenze e due gol. La rivista “Don Balon” lo inserisce tra i migliori giocatori nati dopo il 1991. Sembra tutto pronto per un radioso avvenire. 

Adryan 17. Nell’autunno del 2013, Massimo Cellino è in Brasile, al Maracana, per visionare di persona un portiere. Ma il colpo di fulmine ci sarà invece per quel veloce trequartista, che porta il numero 17 (niente scaramanzia quindi), che i tifosi del Flamengo avevano già iniziato a paragonare ad una leggenda vivente come Zico. Dopo una lunga trattativa riesce, nel gennaio 2014, a portarlo in Italia, in prestito con diritto di riscatto fissato tra i 4 e i 5 milioni e il duo Pulga-Lopez decide di buttarlo subito nella mischia, dopo una decina di giorni dal suo arrivo: lo fanno infatti debuttare già l’1 febbraio, contro la Fiorentina, gara in cui subentra a Mauricio Pinilla. Il giocatore mostra fin da subito le sue doti, e il presidente Cellino ne è entusiasta: tuttavia, da quel momento in poi, il calciatore conoscerà un’involuzione, anche dettata dalla sfortuna. Contro l’Udinese al Sant’Elia riporta infatti una grossa distorsione al ginocchio, con lesione del legamento collaterale mediale. Tradotto: stagione finita dopo sole cinque presenze totali.

In giro per l’Europa, Brasile e ritorno. Nell’estate del 2014 Massimo Cellino cede il club sardo a Tommaso Giulini. Compra però subito il Leeds e Adryan manifesta il desiderio di seguire il presidente che aveva così tanto creduto in lui: la volontà del giocatore viene esaudita e il brasiliano sbarca in Inghilterra, ove però non avrà particolare fortuna; viene allora ceduto in prestito al Nantes nel 2015 e in Francia vive la miglior stagione della sua carriera, con 30 presenze, sette reti e due assist. L’anno successivo decide però di tornare in Brasile, ma il suo ritorno è un flop, con sole tre presenze ma soprattutto una certa difficoltà a vivere una vita da atleta, purtroppo tipica di tanti talenti brasiliani “finiti” sportivamente troppo presto. 

Le polemiche. Dopo l’esperienza in Brasile, Adryan trova un ingaggio a costo zero in Svizzera, al Sion. Le cose sembrano andare bene (vive infatti due stagioni di rilancio, con 41 presenze e quattordici goal), ma l’idillio dura poco: il presidente del club lo accusa infatti di scarsa professionalità, per aver giocato (e vinto 17 mila dollari) ad un torneo di poker in Francia mentre era infortunato; come se non bastasse, il calciatore si fa immortalare su Instagram mentre è vestito da donna al Carnevale di Rio. Il patron del Sion lo accusa di essere completamente impazzito, e anche questo matrimonio ha vita breve: l’ex promessa del calcio brasiliano viene allora ceduto in Turchia, ove però non trova troppo spazio e successivamente nella B brasiliana, periodo in cui il calciatore si impegna per cercare di ritrovare la forma perduta. L’anno successivo fa di nuovo ritorno al Sion, ove però non l’hanno ancora perdonato per gli scandali di qualche anno prima: gioca quindi inizialmente solo nella squadra Under 21, poi torna in prima squadra totalizzando però solo 8 presenze. Nella stagione 2022-2023 è fuori rosa. Ottenuto lo svincolo nel novembre scorso, è arrivato l’ultimo treno chiamato Brescia, dalla persona che più di tutti ha creduto in lui. Basterà questo per far ritrovare il calciatore?