In questa stagione 6 gol in 22 partite: non segna dal 27 novembre, il giorno dell’ultima vittoria del Brescia
Brescia. Les jeux sont faits. Dopo aver chiuso la sessione invernale di calciomercato senza l’acquisto di un bomber di categoria, il Brescia si dovrà aggrappare per il resto della stagione ai gol di Florian Aye (unica vera prima punta in rosa) per centrare l’obiettivo salvezza, mai come quest’anno difficile da raggiungere. Nonostante i 2,5 milioni di euro incassati dalla cessione di Stefano Moreo al Pisa e al dissequestro di 58 dei 59 milioni bloccati in un primo momento a Massimo Cellino da parte del Tribunale del Riesame, il patron delle rondinelle ha deciso di scherzare col fuoco non rinforzando (se non con l’acquisto di Rodriguez condotto da Alessandro Ruggeri) un reparto bisognoso di miglioramenti, preferendo ribadire la totale fiducia nei confronti dell’attaccante francese, da sempre suo pupillo.
Curriculum. Arrivato a Brescia nell’estate 2019 dal Clermont per circa 2,5 milioni di euro dopo una stagione da 19 reti in 41 presenze tra Ligue 2 e Coppa di Francia, Ayè si è trovato subito titolare in Serie A a causa degli infortuni di Torregrossa, dei problemi di Balotelli e delle difficoltà di Donnarumma, senza però essere in grado di ripagare la fiducia datagli da Corini e dall’intero ambiente bresciano, chiudendo un’annata disastrosa – sia per la squadra che per lui – con zero reti segnate in 22 partite giocate. Il primo gol in maglia biancoblu arriva solo la stagione successiva, il 16 ottobre 2020, a suggellare il 3-0 interno rifilato al Lecce dell’ex allenatore Corini (una delle poche gioie con Diego Lopez in panchina). Ma come dice il detto, una rondine non fa primavera. Sotto le gestioni di Lopez prima e di Dionigi poi sono infatti solo 2 i gol messi a segno in 20 partite dalla punta nativa di Parigi (contro Lecce e Virtus Entella tra le porte chiuse del Rigamonti). Con l’avvento in panchina di Pep Clotet finalmente Ayè esplode, chiudendo la stagione 2020-21 a quota 17 reti (tra cui una tripletta fondamentale nel successo casalingo per 4-3 contro il Pisa) in 38 presenze tra Serie B e Coppa Italia, emergendo così comeprotagonista assoluto della cavalcata che vide le rondinelle passare dalla zona playout fino al primo turno playoff e stabilendo il record in casa Brescia di sette partite consecutive con almeno una rete realizzata, superando anche un campione del calibro di Roberto Baggio. A settembre 2021, con ancora negli occhi la clamorosa seconda parte dell’annata precedente, arriva anche il rinnovo di contratto fino al 2024, ma la magia di quei cinque mesi finisce ben presto. Con Pippo Inzaghi alla guida della squadra, il francese è costretto ai box per quasi tutto il girone d’andata a causa di un’operazione al menisco e le difficoltà realizzative tornano a farsi evidenti una volta rientrato in gruppo, terminando la stagione con soli 5 gol in 20 partite giocate e con la mancata promozione in Serie A.
Aggrappati al francese. Arriviamo così a questa stagione, nella quale Ayè in 22 presenze collezionate finora ha realizzato solo 6 reti. Troppo poco per essere l’unica prima punta di una squadra che deve conquistare la permanenza nella categoria, soprattutto considerando che il gol manca da ben 8 giornate. E non è un caso che l’ultima marcatura di Ayè corrisponda all’ultimo successo del Brescia, datato l’ormai lontanissimo 27 novembre, quando le rondinelle si imposero al Rigamonti per 2-0 contro la Spal di Daniele De Rossi, mettendo fine a una striscia di sette partite consecutive senza vittoria. La situazione attuale è addirittura peggiore con un solo punti di vantaggio dalla zona playout e due dalla retrocessione diretta, frutto di otto giornate consecutive senza successo. Per tornare ad ottenere i tre punti e per allontanarsi dalle zone calde della classifica, alle rondinelle serviranno i gol di Ayè, magari in versione 2020-21.