COEFF E SCAVONE, QUANDO L’ESPERIENZA SI PERDE NELLA DESUETUDINE AGONISTICA

Il 30enne difensore francese non gioca titolare da ottobre, il 35enne centrocampista ex Bari da aprile e stava per accasarsi in C o D

Brescia. La sessione invernale del calciomercato Biancazzurro si è conclusa. Massimo Cellino, tornato in pieno possesso del club, ha deciso, ancora una volta, di giocare d’azzardo per completare la squadra, con due nomi, di cui uno sconosciuto ai più e l’altro ultimamente sparito dai radar, chiamati a dare il loro contributo per ottenere la salvezza e smentire lo scetticismo dei più. 

Tra Udine e la Francia. La carriera di Alexandre Coeff ha due costanti: le squadre del patron Pozzo e la sua terra di nascita. Cresciuto infatti nel Lens, arriva ad Udine nel 2013 per un milione di euro e un curriculum che all’epoca recitava quattro presenze con la Nazionale francese Under 20 e cinquantasette con il Lens, condite anche da due gol. Dopo l’arrivo in Friuli viene subito girato in prestito al Granada, ma in Spagna succede ciò che verrà da lui stesso raccontato, due anni dopo, a Madeinlens.com: “L’Udinese ha venduto il mio sogno. MI hanno fatto accettare il prestito al Granada dicendomi che avevano bisogno di un calciatore come me. Ero felicissimo per questo. Ma, al primo allenamento, l’amara scoperta: l’allenatore non sapeva nemmeno che ero arrivato”. Con premesse del genere, la sua avventura a Granada non può che durare poco: nel gennaio 2014 viene dato in prestito al Maiorca. Poi il ritorno ad Udine e tante altre cessioni a titolo temporaneo, tra cui anche in Belgio e in Grecia, prima dell’arrivo nel 2019 all’Auxerre, in cui giocherà per tre stagioni e mezzo, diventando anche il capitano della squadra prima del suo trasferimento a Brescia. Il difensore, alto 1.85, è abile nei colpi di testa e in marcatura è in grado di far valere il suo fisico: è adattabile anche da terzino, sia destro che sinistro (la sua ultima partita da titolare, il 9 ottobre, l’ha giocata proprio sulla fascia destra). Nella sessione di mercato appena conclusa si era parlato di lui come rinforzo per varie squadre francesi, tra cui il Nimes, ma la trattativa è fallita e l’allenatore degli Occitani l’ha così commentata in conferenza stampa: “L’ho sentito al telefono. Dal punto di vista sportivo è un giocatore interessante, un coltellino svizzero. Ma chiaramente non se ne farà più nulla. Questione di soldi”. Ha lo stesso procuratore di Florian Ayè. E’ possibile che nella rescissione del contratto e nella scelta del difensore anche questo abbia avuto un peso. 

Alexandre Coeff

Un bolzanino in Puglia. La carriera di Manuel Scavone è legata a doppio filo con Bolzano e la Puglia: sono infatti undici le stagioni trascorse tra Sudtirol, Bari e Lecce. Il suo debutto tra i professionisti è del 19 settembre 2004, all’età di diciassette anni, in serie C2 contro il Montichiari; segnerà poi la sua prima rete, ancora minorenne, sempre contro un’altra bresciana, il Palazzolo. Nel 2010 ottiene una storica promozione in serie A con la maglia del Novara, ma viene subito ceduto al Bari. I Galletti lo venderanno poi l’anno successivo alla Pro Vercelli, dove giocherà per quattro stagioni, prima di essere acquistato dal Parma. Nella stagione 2018-2019 è al Lecce e l’1 febbraio del 2019 ha un grave incidente che rischia di compromettergli la carriera: durante Bari-Ascoli resta infatti a terra a seguito di uno scontro di gioco dopo pochi secondi con Giacomo Beretta, perdendo i sensi. Per fortuna però il calciatore, dopo qualche mese, si riprende, riuscendo a tornare in campo per festeggiare la promozione insieme ai suoi compagni di squadra, l’11 maggio 2019. La stagione successiva torna a Parma, che lo cede di nuovo in prestito al Bari, ove resterà per due stagioni, prima di passare un anno di nuovo in prestito al Pordenone per  poi infine tornare di nuovo nella Puglia biancorossa, con un bel gesto da parte del giocatore, che pur di giocare nel Bari accetta di spalmare il suo stipendio su più stagioni. Ad aprile scorso risale la sua ultima presenza da titolare, nella partita tra Bari e Palermo dell’ultima giornata dello scorso campionato di Lega Pro. Ottenuta la sua settima promozione in carriera, finisce però fuori dal progetto. Per lui si parlava di un ritorno in Trentino Alto Adige (Trento o addirittura Virtus Bolzano, in serie D) poi è giunta l’opportunità Brescia. Il suo compito sarà quello di dare esperienza ad una squadra che molto spesso alla prima difficoltà cede. Tuttavia potrebbe pesare la lunga inattività: nonostante il giocatore si sia sempre allenato con attenzione e professionalità, la partita è tutt’altra cosa e ciò che a venti risulta semplice, a trentacinque potrebbe essere più complicato. Al giocatore il compito di smentirci. 

Manuel Scavone

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