L’ENNESIMO AZZARDO DELL’UOMO CHE NON FIUTA IL PERICOLO

Brescia. Evidentemente Massimo Cellino non ha paura di retrocedere in Serie C. E’ convinto di cavarsela come nel primo anno della sua presidenza a Brescia, quando fece di tutto per complicarsi la vita esonerando due volte Boscaglia, una Marino e chiudendo con un allenatore improponibile come Ivo Pulga: solo le parate del reprobo Minelli, ad Ascoli, tennero in piedi la baracca all’ultima giornata. Oppure è certo che accada come il primo anno di Clotet, quando pesco’ il jolly dal mazzo e l’allenatore catalano fu protagonista di una rimonta al di fuori di ogni pronostico portando la squadra dalla zona play out ai play off. Adesso Clotet non gli va più bene, ma lo tiene perché in caso di ulteriore passo falso a Perugia, il presidente saprà con chi prendersela e potrà tentare un nuovo colpo di scena richiamando Aglietti o dando la squadra a Possanzini, confidando sul fatto che Re David è amato da tutta la piazza.

Il mercato di gennaio del Brescia non è stato quello di una società che ha capito il pericolo che corre. Una squadra che ha vinto una sola volta nelle ultime sedici giornate, che ha fatto un punto nelle ultime sei e due nelle ultime otto, andava stravolta. E non occorrevano certo altre scommesse tipo Coeff e Scavone. Il primo non ha esperienza nel campionato italiano (l’Udinese ha tenuto per anni il suo cartellino senza mai puntarci: il classico giocatore utile per le plusvalenze), il secondo ha 35 anni, ci viene descritto come un grande professionista (a Bari ha continuato ad allenarsi con continuità pur non giocando mai negli ultimi sei mesi), ma non più presentabile in Serie B.

Bjorkengren, Rodriguez e Listkowski sono stati dei buoni acquisti, ma non possono bastare per stare tranquilli. Tra l’altro, non a caso, sono stati firmati da Alessandro Ruggeri. Tornato operativo, Cellino ha voluto fare di testa sua. Ed è andato di azzardi, la specialità della casa. Dov’è la prima punta che serviva per sostituire Moreo? Che fine hanno fatto i 2.5 milioni incassati dal Pisa? Tutte domande che il popolo biancoazzurro si sta facendo. E al quale non resta che sperare che al tavolo da gioco il nuovo bluff celliniano porti all’assoluzione dal rischio di una condanna sul campo.

condividi news

ultime news