CLIMA SEMPRE PIÙ PESANTE ATTORNO A CELLINO, LUI TORNA DA LONDRA E RAGIONA SU CLOTET E AGLIETTI

Dure contestazioni al presidente dalla Curva Nord, ma per la prima volta anche dalla tribuna. Chi andrà in panchina sabato a Perugia?

Brescia. Ormai Massimo Cellino è nel mirino di gran parte della tifoseria biancoazzura. Potremmo dire almeno il 90%. E’ riuscito a mettere in imbarazzo anche quelli che si sono spesi per lui, difendendo l’indifendibile quando gli atteggiamenti, i colpi di testa, l’incoerenza di quest’uomo che aveva riempito Brescia e i bresciani di promesse, si stavano già palesando in tutta la loro preoccupante gravità.

I giocatori del Brescia sconsolati a fine partita

Anche oggi dalla Curva Nord sono partiti cori di pesante contestazione verso il proprietario del club. Il dissequestro non ha certo cambiato il sentiment verso l’imprenditore sardo. A chiedergli di andarsene, di vendere la società, è la stragrande maggioranza dei tifosi. Verso la fine della partita, anche dalla tribuna sono partiti insulti al suo indirizzo e non è mancato nemmeno chi si è diretto dai giornalisti bresciani per chiedere maggiore severità nei giudizi verso l’uomo di Cagliari.

Lui ha assistito al match dalla sua casa di Londra e a fine gara ha telefonato al direttore generale Luigi Micheli per ordinare il silenzio stampa, consegna che è stata girata all’addetto stampa Filippo Migheli. Cellino è tornato nella sua casa di Padenghe nella notte. In aereo ha ragionato sul possibile, nuovo esonero di Clotet e sull’eventuale richiamata di Aglietti, senza escludere anche di dare la squadra al tecnico della Primavera Davide Possanzini.

Al Brescia inizia una nuova, lunga settimana. In balìa della decisioni di Massimo Cellino, che ora non deve nemmeno più farsi lo “scrupolo” di parlare con gli amministratori giudiziari. Ammesso e non concesso che se lo sia mai fatto.