CLOTET: “BUON APPROCCIO POI ERRORI INDIVIDUALI. BISOGNA MORIRE PER QUESTA MAGLIA. CON CELLINO NESSUN CONTATTO, MA PER IL MERCATO E’ TUTTO FIN TROPPO CHIARO…”

L’allenatore del Brescia svela il gelo con il presidente e fa un appello ai tifosi: “Da questo momento si esce tutti uniti. I due nuovi arrivati si sono messi splendidamente al servizio della squadra”

Brescia. Pep Clotet ha cercato di dare una nuova impronta al Brescia, ma il risultato ancora una volta mette le Rondinelle dietro la lavagna. 

Buon inizio, con un modo anche diverso di stare in campo, poi cosa è successo?

“Valuto positivamente l’approccio della squadra. Volevamo ritrovare il calcio in verticale per mettere in difficoltà una squadra di qualità come il Frosinone. Sapevamo che loro sono pericolosi con le ripartenze, ma volevamo ritrovare fiducia con il calcio di inizio stagione. Siamo andati vicini anche a fare il secondo, ma siamo anche in una situazione in cui se una cosa ti può andare male ti va anche peggio mentre il Frosinone è nell’esatto contrario. Abbiamo comunque commesso errori individuali. Ci mancava un po’ di struttura rispetto al Frosinone. Il gol dell’ 1-3 è stato un’indecisione tra Van de Looi e Andrenacci, che probabilmente gli ha chiamato la palla. La strada però deve essere quella di tirare in porta, provarci. Loro hanno fatto cambi con Baez e Garritano e anche questo ha fatto la differenza”. 

Il gol di Insigne vi ha tagliato le gambe? E’ riuscito a capire cosa sia passato nella testa di Adorni che si è fermato lasciando scappar via il fantasista del Frosinone?

“Sul secondo gol tutti potevano far meglio, non solo Adorni, ma ho detto nell’intervallo che l’approccio era stato quello giusto. Certo il secondo gol condiziona molto perchè è arrivato subito dopo l’ 1-1”. 

Bjorkengren e Rodriguez si sono presentati al meglio, è d’accordo ?

“Sono due buoni calciatori, sono arrivati con un atteggiamento fantastico, con la voglia giusta di aiutarci. John s’inserisce bene, è veloce, ha intelligenza e difensivamente è concentrato e fastidioso per gli avversari. Rodriguez è bravo nell’uno contro uno, ma lavora anche senza palla. La squadra ha avuto in generale un tono positivo. Ci sono buone cose da conservare e rimettere nella gara contro il Como. Non possiamo permetterci di perdere due partite consecutive”. 

In porta adesso si va avanti con Andrenacci?

“Togliere le gerarchie è un modo per dire che comanda il campo. Devo essere giusto con i miei giocatori, in base al lavoro della settimana. Andrenacci oggi non ha colpe sul risultato. I tre gol presi sono più di sfortuna che di prestazione. La squadra deve capire, come accadde nel mio primo anno, che l’allenamento è la prima parte in vista della partita: non va comunque bene allenarsi da Champions League e giocare da serie B”. 

Cosa si aspetta dal mercato?

“Non so niente di questo. La società deve valutare il rischio che corriamo, non c’è bisogno nemmeno di confrontarci perchè è tutto chiaro”. 

Le ha fatto male vedere la curva vuota ?

“Certo. Vedere la tifoseria lontana dalla squadra fa male soprattutto se la nostra squadra lotta come oggi. Alla squadra bisogna chiedere responsabilità per fare sempre il massimo. Sono però rispettoso delle azioni dei tifosi. Noi dobbiamo lottare al massimo per far rientrare i tifosi allo stadio e accompagnarci per provare a vincere le partite. Alla fine è importante solo quanti punti faremo. Tutti quelli che vanno in campo devono avere la mentalità di morire per la maglia. Poi le partite possono andare bene o male, ma bisogna uscire da questo momento tutti uniti. Ho detto alla squadra che non dobbiamo mollare mai”. 

Vi siete sentiti con il presidente?

“No. Non ho avuto nessun confronto con lui. Io faccio il mio lavoro, lui fa il suo”. 

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