L’IMMOBILIARE GABETTI (CHE RIQUALIFICHEREBBE ANCHE MOMPIANO) E UN NUOVO GRUPPO AUSTRALIANO (CON UN COLLEGAMENTO DI BERETTA) INTERESSATI AL BRESCIA. GIA’ CONTATTATO ANCHE IL COMUNE

Cellino continua però a spingere per il gruppo olandese Azerion: domani scade la prima data fissata dal Tribunale per le manifestazioni d’interesse

Brescia. Scade domani la prima data limite, fissata dal Tribunale di Brescia, per presentare le manifestazioni d’interesse all’acquisto del Brescia Calcio. Nelle ultime ore sono emerse indiscrezione di due nuovi soggetti, che “schermati” e quindi tramite professionisti di loro fiducia, hanno fatto pervenire la Pec come da indicazione del Tribunale stesso.

Da verifiche che anche la nostra redazione ha fatto nelle ultime ore, si tratterebbe del gruppo piemontese Gabetti, immobiliare in passato riconducibile anche alla famiglia Agnelli, controllata per il 32% dal gruppo Marcegaglia, quotata in Borsa, che ha interesse a riqualificare anche la zona di Mompiano (dove il valore degli immobili è in continua crescita) compreso ovviamente lo stadio Rigamonti. A fine anni 70, il gruppo Gabetti sponsorizzò la Pallacanestro Cantù quando tra l’altro l’allenatore era Arnaldo Taurisano, diventato poi allenatore del Basket Brescia e bresciano acquisito, la cui figlia Claudia è stata anche assessore comunale nell’era Paroli dal 2008 al 2013, prima che iniziasse il doppio mandato di Del Bono. Subito dopo la famiglia Gabetti acquistò l’Olimpia Milano scrivendo pagine bellissime del club meneghino: con Gianmario Gabetti presidente, Milano vinse infatti cinque scudetti disputando altre altre quattro finali, due Coppa dei Campioni e un’altra finale, due Coppa Korac, una Coppa Intercontinentale, due Coppa Italia e una finale di Coppa delle Coppe.

Emissari della Gabetti hanno già avuto contatti con l’attuale amministrazione comunale di Brescia.

Così è stato anche per un nuovo gruppo australiano (tre imprenditori più un fondo, nulla c’entra con Ros Pelligra) interessato al Brescia calcio e allo stadio Rigamonti e che ha come ponte di collegamento con il Comune un collaboratore della Beretta Armi di Gardone Val Trompia, azienda che ha interessi in Australia e che potrebbe essere a sua volta propensa a rinverdire i fasti di famiglia dato che Piercarlo Beretta, detto Carlino, fu presidente e direttore generale del Brescia calcio dal 1938 al 1961 per essere poi anche commissario tecnico della Nazionale dal 1951.

Per il momento dai soggetti di cui sopra non arrivano conferme ufficiali, ma è normale che in queste fasi delle trattative le carte restino coperte.

Cellino preferirebbe invece che il Tribunale trattasse con il gruppo Azerion, che ha contattato lo stesso presidente del Brescia calcio tramite un avvocato bresciano molto amico dell’imprenditore sardo e che già l’ha supportato in numerose trattative anche del passato. Azerion, che detiene una quota del Fortuna Sittard di Eredivisie (serie A olandese), vorrebbe creare un consorzio di cinque club sparsi un po’ in tutto il mondo in grado di sostenersi uno con l’altro.