Brescia. Sono arrivati i primi incartamenti dei quali il Tribunale di Brescia aveva bisogno per cominciare a valutare la proposta di acquisto del Brescia calcio da parte del gruppo olandese Azerion. Per ora non sono indicate cifre che verrebbero messe a disposizione per l’acquisizione (si era vociferato di 20 milioni, ma non è così) e nemmeno la modalità. Il Tribunale ha bisogno di capire anche se Azerion prenderà l’intera quota o se Cellino rimarrà comunque in società. Vale la pena ricordare che l’amministratore delegato di Azerion, il turco Attila Aytekin, in un’intervista risalente ad ottobre ad un quotidiano olandese, parlando dell’ingresso di Azerion nel Fortuna Sittard (per il 65% delle quote), club di serie A olandese, disse: “Il nostro obiettivo è creare un consorzio di cinque società calcistiche sparse per il mondo che si sostengano una con l’altra”.
E’ comunque un passaggio positivo che gli olandesi abbiano fatto pervenire le prime carte richieste dal Tribunale. Così come lo è il fatto che almeno altri due soggetti, che come vi abbiamo svelato sono riconducibili a un gruppo di imprenditori australiani con il collegamento bresciano di Beretta Armi, e all’immobiliare torinese Gabetti, hanno iniziato a muovere le loro pedine per sondare la disponibilità ad acquisire il Brescia calcio entrando quindi anche nel business dello stadio Rigamonti e – nel caso di Gabetti – pure dell’eventuale riqualificazione del quartiere di Mompiano. Ed in entrambi i casi ci sono stati i primi contatti anche con il Comune di Brescia, anche se con le elezioni in città previste in primavera, in questo caso la situazione è decisamente magmatica.