CELLINO, DOPO LA VACANZA AI CARAIBI LO ASPETTA UN GENNAIO DI FUOCO

Il presidente biancoazzurro ha trascorso con la famiglia nel mare sudamericano gli ultimi giorni dell’anno e l’inizio del 2023, dalla prossima settimana un’agenda fitta di impegni tra mercato, questioni giudiziarie e societarie

Torbole Casaglia. Massimo Cellino si è concesso una vacanza ai Caraibi a cavallo tra la fine dell’anno e l’inizio di quello nuovo. Per rilassarsi e per provare a scacciare dalla mente, almeno per qualche giorno, tutte le problematiche che lo affliggono. Dall’inizio della settimana entrante infatti la sua agenda sarà ricca di impegni.

Dal punto di vista calcistico, il presidente del Brescia dovrà dedicarsi al mercato che per diversi club è già iniziato. Prima di tutto, Cellino (di concerto con il Tribunale, che controlla la società presieduta dall’imprenditore sardo) dovrà decidere cosa fare con Stefano Moreo. Il centravanti biancoazzurro, sotto contratto fino al 30 giugno 2024 con possibilità di rinnovo unilaterale da parte del Brescia anche per la stagione successiva, è richiestissimo: Pisa, Modena, Parma e Reggina sono le squadre che l’hanno maggiormente richiesto nei giorni scorsi. Dopo avergli negato il trasferimento estivo al Pisa, Cellino riuscirà a trattenerlo ancora in biancoazzurro considerando che a 29 anni l’attaccante di natali milanesi è probabilmente all’ultima chiamata per conquistare la serie A sul campo (obiettivo ragionevolmente difficile rimanendo con la V sul petto) e potersela quindi anche giocare dopo non esserci riuscito nelle scorse stagioni? E se Moreo dovesse partire (per non meno di 2.5 milioni è però la conditio sine qua non di Cellino) il Brescia rimarrà con Ayè, Bianchi e rilancerà Niemeijer o avrà la forza (leggasi potere contrattuale ed economico) per andare a pescare sul mercato un nuovo centravanti? Servirebbe inoltre un nuovo centrocampista dato che la stagione di Bertagnoli è virtualmente finita.

Ci sono poi le vicende giudiziarie, che inevitabilmente si intrecciano con quelle di campo e societarie. Il 27 gennaio, Cellino sarà in aula per chiedere alla Cassazione il dissequestro dei 59 milioni di euro difendendosi dalle accuse di evasione fiscale ed esterovestizione, ma è chiaro che a quel punto mancheranno solo quattro giorni alla fine del mercato e non si potrà aspettare fino a quel giorno per operare in entrata e in uscita. Il 30 gennaio Cellino dovrà affrontare anche l’udienza relativa all’acquisizione del Centro Sportivo di Torbole Casaglia: turbata libertà degli incanti il reato per cui è indagato. Con lui in aula ci saranno anche il sindaco di Torbole, Roberta Sisti, Mauro Ometto, assessore ai Lavori pubblici a Torbole al momento dei fatti contestati, e Fabio Vizzini, il professionista che aveva stimato il valore dell’area.

Cellino è inoltre chiamato a far luce, verso la piazza, sulla vicenda Azerion: il gruppo olandese è intenzionato davvero ad acquistare il club di via Solferino o vuole continuare nell’opera di affiancamento, come già fatto con il Fortuna Sittard in Olanda, per “creare un consorzio di cinque club capaci di auto sostenersi una con l’altro” come da progetto dichiarato dall’amministratore delegato Attila Aytekin in una recente intervista?

Vacanze finita, per Massimo Cellino è il momento della resa dei conti. E, possibilmente, della chiarezza verso una piazza che si sta sempre più disamorando della propria squadra di calcio.