AGLIETTI RICOMINCIA DA TRE

Il punto conquistato con il Palermo, le gerarchie da stabilire (a cominciare da quella tra i pali) e il bisogno di fare subito punti per allontanare lo spettro di un ritorno di Clotet

Brescia. L’approccio di Alfredo Aglietti con la realtà Brescia è stata da luci ed ombre. E ci sta. Non essendo dotato della bacchetta magica di Harry Potter, il tredicesimo allenatore in cinque anni e mezzo di Cellino a Brescia ha provato a far dare tutto a un gruppo che ha vinto una sola volta nelle ultime tredici partite. Un gruppo già non ricco di qualità e che ha dovuto rinunciare in un colpo solo a Karacic, Adorni, Cistana, Bertagnoli, Jallow e Ayè. Con il Palermo, Aglietti ha mandato il Brescia all’attacco nella prima metà di primo tempo, ha chiesto di tener duro fino all’intervallo e dopo il botta e risposta tra il 5’ e il 7’ della ripresa con i gol di Galazzi e Segre (gentile omaggio di Lezzerini) ha pensato bene di portare a casa un pareggio che è comunque meglio di niente, vedendo che la squadra era ormai sulle ginocchia al punto che il Palermo ha cercato di prendere tutto il bottino senza riuscirci.

Avanti piano. Personalmente non ci aspettavamo molto di più dal cambio di allenatore. Non siamo del partito celliniano secondo il quale cambiare fa comunque bene perchè porta una scossa. Se ci sono problemi, non si può pensare di risolverli in un amen. Dopo i primi tre allenamenti della scorsa settimana, Aglietti dal 2 gennaio (data della ripresa del lavoro delle Rondinelle) avrà a disposizione due settimane per presentare a metà del mese un Brescia migliore nella prima giornata di ritorno quando i biancoazzurri saranno di scena a Bolzano contro la rivelazione Sudtirol. Quel giorno è lecito aspettarsi qualcosa di nuovo, di bello, che altrimenti non aveva senso cambiare. Il tecnico di San Giovanni Valdarno dovrà per prima cosa mettere ordine e creare delle gerarchie. Così si fa quando c’è un nuovo capo sul posto di lavoro. Tatticamente Aglietti è stato chiaro: dimenticatevi il 4-4-2 e così è stato a Santo Stefano quando il Brescia oscillava tra un 4-3-2-1 e un 4-3-3. Fissare delle gerarchie vuol dire innanzitutto decidere chi è il portiere titolare: se verrà deciso di andare avanti con l’incerto Lezzerini (le gare con Parma, Pisa e Palermo hanno messo in luce lo scadente stato di forma dell’ex Venezia) bisognerà saper gestire e difendere questa scelta che al momento appare alquanto coraggiosa, altrimenti che i gradi vengano definitivamente passati ad Andrenacci, uno che sarebbe anche ora di valorizzare – e non solo come dodicesimo di lusso – dato che a Brescia lo si vede giocare dall’ormai lontano 2014. Aglietti deve inoltre parlare chiaro con Cellino e fargli sapere cosa ha intenzione di fare con giocatori come Viviani, Benali, Niemeijer giusto per citare le due delusioni del girone d’andata e la meteora. Di tale si tratta anche per Pace e Garofalo, ma se con il primo già nelle ultime fasi dell’era Clotet stavamo assistendo a un mistero svelato, è stato proprio Aglietti a lanciare il secondo nella gara con il Palermo. Quindi la logica, almeno per questi due, direbbe che bisogna insistere. Anche perchè è inutile aspettarsi un mercato di gennaio pantagruelico, visti i noti problemi giudiziari del Lider Massimo. Bisognerà anche farsi scusare quello che c’è e Aglietti, accettando questo Brescia, sapeva bene a cosa andava incontro.

Il passato che ritorna. Aglietti, come tutti gli addetti ai lavori del mondo del calcio, conosce anche quello che è il modus operandi di Massimo Cellino. Per quest’ultimo esonerare e richiamare gli allenatori è un vizio che non vuole smettere, smettere mai. Così all’ex conducator della Reggina non resta che cominciare bene il girone di ritorno: dopo la trasferta di Bolzano prevede le gare interne con Frosinone e Como e il viaggio a Perugia. Che le partite rimanenti, si sa, diventano in un attimo poche e la pazienza di chi queste latitudini fa il bello e cattivo tempo dall’agosto 2017 sappiamo arriva velocemente ai minimi termini. Senza risultati immediati, l’ombra di un ritorno di Clotet potrebbe farsi vicina.