IL SOLITO CELLINO: ESONERATO CLOTET (DOPO AVERLO CONFERMATO) ARRIVA AGLIETTI

Tre giorni per un cambio di rotta, che fa parte dell’incoerenza del personaggio. Adesso rischiano anche Gastaldello e il diesse Perinetti

Brescia. Colpo di teatro di Massimo Cellino: esonerato Pep Clotet, sulla panchina biancoazzurra arriva Alfredo Aglietti atteso già questo mercoledì mattina a Torbole Casaglia.

Il presidente del Brescia l’ha fatto ancora. Solo sabato sera aveva ufficialmente confermato Clotet, chiedendo con un mini comunicato a tutti di non fare allusioni perchè non ci sarebbe stato nessun ultimatum o countdown sulla panchina. Tre giorni dopo, alle 11 della sera di questo martedì, Cellino ha smentito se stesso (esercizio che gli riesce bene come spiega la sua storia), ha rotto gli indugi e ha deciso di licenziare il tecnico al quale rimprovera di non aver dato un gioco alla squadra dopo la bella partenza delle cinque vittorie in sei giornate e di non essere riuscito a farla uscire da una china pericolosa testimoniata dalle due sconfitte consecutive (Parma in casa e Pisa), tre nelle ultime quattro dove è arrivato solo il punticino di Cosenza con la sconfitta evitata in extremis. Il Brescia, che è decimo in classifica con 5 punti di vantaggio sulla zona retrocessione, ha vinto una sola volta nelle ultime dodici giornate.

Cellino ha deciso di chiamare al capezzale della Leonessa Alfredo Aglietti, 52 anni, con già 11 stagioni di panchine in cadetteria tra Empoli, Novara, Entella, Ascoli, Verona, Chievo e Reggina. Il suo miglior risultato quando portò il Verona in serie A (lo stesso anno in cui fu promosso il Brescia di Corini) prendendolo a due giornate dalla fine dopo l’esonero di Grosso e vincendo il play off. Nel suo curriculum però anche 5 esoneri, l’ultimo la scorsa stagione alla Reggina.

Dopo l’esonero di Clotet, rischiano anche il vice Gastaldello e il direttore sportivo Giorgio Perinetti legati a filo doppio al tecnico catalano. Con questa decisione, Cellino ha voluto anche dimostrare che nonostante il Brescia sia in amministrazione controllata per i noti guai giudiziari dell’imprenditore sardo, lui e lui soltanto può e deve decidere cosa fare.