Un nuovo allenatore andrebbe ad impattare su un club in amministrazione controllata e che deve prestare massima attenzione ai conti. Anche se a libro paga ci sono già Gastaldello e Possanzini, dotati di regolare patentino…
Brescia. In momenti come questi è automatico pensare a un possibile esonero di Pep Clotet. Le abitudini di Massimo Cellino sono note a tutti. Ma stavolta la situazione è diversa dal solito. Il presidente biancoazzurro, che nel dopo partita si è intrattenuto a lungo negli spogliatoi con il catalano, deve infatti avere l’ok del tribunale per cambiare. Il Brescia, per chi se lo fosse dimenticato, è infatti un club in amministrazione controllata e l’assunzione di un nuovo tecnico andrebbe a gravare sui conti e a impattare con il noto maxisequestro.
A meno che non si ripieghi su due allenatori dotati di patentino che il Brescia ha già sotto contratto: Daniele Gastaldello, il vice di Clotet, e Davide Possanzini, allenatore della Primavera. Ma Cellino deve comunque prima parlarne con gli amministratori Seri e Midolo. E anche se non gioca più un calcio brillante, il Brescia è sesto in classifica e linea con l’obiettivo salvezza. Piaccia o non piaccia, questa è la realtà.