CLOTET: “NON SIAMO ANCORA IN GRADO DI COMPETERE CON CERTI AVVERSARI, MA NON POSSIAMO NEMMENO CHIEDERE A QUESTO BRESCIA QUELLO CHE NON PUO’ FARE”

“La Reggina è molto forte, dal vivo ancora di più. Non ho cambiato prima perchè nel secondo tempo c’era un preciso piano partita. Le aspettative di una piazza non vincono le partite, sono i giocatori che fanno la differenza…”

Brescia. Pep Clotet non si sottrae ad un’analisi di un match nel quale la sua squadra si è dimostrata inferiore all’avversaria e spiega perchè ha effettuato i primi cambi solo a un quarto d’ora dalla fine. 

Che valutazioni dà della partita e perchè i primi cambi solo a un quarto d’ora dalla fine?

“Abbiamo giocato contro una squadra che è in fiducia. Loro hanno iniziato molto bene, sappiamo della qualità che ha. Dal vivo mi sono reso conto ancora di più di quello che vale la Reggina. I loro due gol sono di qualità assoluta. Van de Looi ha perso la marcatura, ma era difficile da tenere. Loro sono bravi. A quel punto si sono trovati ancora più in fiducia. Nel secondo gol hanno fatto un “uno-due” in un metro e mezzo di spazio, che nella B italiana si vede raramente. A Cagliari ad esempio ci siamo fatti gol da soli, ma stavolta è merito degli avversari. Loro sono stati subito aggressivi, hanno usato bene il pressing e quando recuperano palla diventano pericolosissimi. Il risultato nel primo tempo poteva essere anche peggiore per noi. Nel secondo tempo abbiamo cercato un gioco più verticale per cercare situazioni di maggior pericolo. Ci siamo alzati con Ndoj e Bertagnoli e creato più pericoli verso la porta della Reggina. Abbiamo provato anche su palla inattiva, non eravamo al meglio, ma abbiamo dato tutto. Non ho fatto cambi perchè stavamo svolgendo il piano partita. Anzi, se potessi, a mente fredda, farei anche un cambio di meno”. 

Vi è mancato un po’ di carattere?

“Nel calcio succede che ti trovi subito sotto, stavolta ci è mancato lo spirito di uscire da questa situazione dato che il tempo per provare a recuperare non mancava. Con il Perugia era successo a noi di andare subito sul 2-0. La squadra comunque non ha perso la testa ed è riuscita a competere fino alla fine. La Reggina ha giocatori di esperienza e qualità che sanno stare in questo tipo di partite. Noi potevamo fare meglio, ma loro anche peggio e invece hanno fatto benissimo. Stasera rivedrò la partita e domani andremo sull’analisi, ma so già che non abbiamo sbagliato l’atteggiamento. Non siamo ancora una squadra per competere contro chi sta al 100%. Avremmo dovuto essere al 120%. Non siamo da livello alto come la Reggina, siamo giovani, non possiamo chiedere a questa squadra qualcosa di diverso da quanto può fare”. 

Si aspetta rinforzi a gennaio?

“Non abbiamo ancora fatto riunioni di questo tipo con la dirigenza. In questo momento metto la testa solo sulla prossima partita”. 

Nell’ultimo quarto d’ora lei ha cambiato modulo, perchè non prima?

“La squadra stava facendo quello che avevamo programmato. Nella seconda parte sapevo che le squadre si sarebbero allungate, loro sarebbero stati più stanchi, abbiamo provato a giocare con Moreo dietro a Nuamah e Bianchi. Se l’avessi fatto prima, ci saremmo scoperti troppo”.

Oggi mancavano cinque titolari, quanto è pesato questo fattore?

“Se è per questo anche Adorni non era al meglio, ma ha stretto i denti. Siccome piangono già tanti, io non voglio piangere… Le aspettative di una piazza non vincono le partite, sono i giocatori in campo a vincerle”. 

Ora c’è un turno infrasettimanale, cosa cambia?

“A me piace poter giocare subito quando siamo reduci da una sconfitta. Credo che in Italia si potrebbe giocare in B con 24 squadre come in Inghilterra. Sono sicuro che la squadra non vede l’ora di andare a Cosenza. Partita difficile, ma possiamo reagire. Speriamo di recuperare qualcuno: Karacic ad esempio, che torna domani. Ho parlato con lui, sta bene e ha giocato bene ai Mondiali un paio di spezzoni di partite alzando l’asticella del suo livello dato che ha avuto a che fare anche con Messi. Ora gli chiederò che… la tenga alta”.