CELLINO, TRA PROPOSITI DI CESSIONE E VOGLIA DI RILANCIO: “SE LA SITUAZIONE NON CAMBIA, A FINE STAGIONE VENDO. VORREI FARE IL NUOVO STADIO E UNA SOCIETA’ AL 50% DEI BRESCIANI”

Nelle dichiarazioni rilasciate ai quotidiani, il presidente che ha ritirato le dimissioni è nuovamente spiazzante. E su Inzaghi: “E’ un buon allenatore, deve solo credere di più in se stesso”

Brescia. Massimo Cellino ha commentato sui due quotidiani locali la decisione di accettare di rimanere presidente del Brescia calcio. E, come non di rado gli succede, si tratta di una serie di concetti da cui è difficile capire cosa abbia davvero in testa per il futuro delle Rondinelle. “Sono tornato perchè mi hanno rivoluto – ha detto a “Il Giornale di Brescia” -. Stefano Midolo è un persona per bene e competente. Se a fine stagione però la situazione sarà ancora questa (intende dal punto di vista giudiziario, ndr) dovrò cedere la società”. Al quotidiano “Bresciaoggi” Cellino ha ribadito il concetto di aver sentito la stima e la fiducia del tribunale e ha rilanciato il suo impegno: “Mi piacerebbe fare il nuovo stadio e avere una società che al 50% possa essere dei bresciani. Punto a lanciare i giovani e a non doverli vendere. Per valorizzare un talento come Tonali ho dovuto cacciare quattro allenatori”.

Sempre sul Giornale di Brescia, parole al miele anche per Pippo Inzaghi: “Penso che sia un buon allenatore, come non a caso sta dimostrando. Gli rimprovero di non credere abbastanza in se stesso e troppo nei singoli e non nella squadra. Dopo il primo esonero a gennaio, l’avevo tenuto perchè pensavo fosse il migliore mentre lui pensava di essere rimasto solo per la clausola e i rapporti si erano deteriorati. L’avevo sentito per fargli i complimenti quando è andato alla Reggina”.

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