Brescia. Pierangelo Seri ha deciso di uscire allo scoperto. Se qualcuno ancora non aveva capito quale è esattamente il ruolo di un amministratore giudiziario, adesso lo sa. E se ancora esisteva chi si illudeva che i guai finanziari di Massimo Cellino non sarebbero ricaduti sul Brescia calcio, adesso dovrà pensarci bene prima di spendere parole a caso.
Cosa spinge un amministratore giudiziario a far sapere al mondo intero gli indirizzi mail ai quali mandare manifestazioni d’interesse per acquistare il bene sotto sequestro? Innanzitutto il bisogno di fare ordine. E di mettere i puntini sulle “i”. Adesso sappiamo prima di tutto quattro concetti, senza alcun ombra di dubbio o rischio di cadere in equivoci.
Concetto numero uno: il Brescia calcio è in vendita. Senza se e senza ma. E chi fino a oggi sosteneva che non si può acquistare un bene sotto sequestro, non ha capito la reale situazione del club biancoazzurro. E’ ormai evidente che con Massimo Cellino come proprietario non c’è futuro. E anche il presente è di medio-basso livello. Ma non perchè l’imprenditore sardo possa stare più o meno simpatico, ma perchè l’ha deciso il tribunale e perchè quel maxisequestro, per ora cautelativo, ma che prima di essere tolto definitivamente chissà quanto tempo dovrà passare (se davvero verrà tolto…), è una palla al piede che il Brescia calcio non può permettersi. Quindi per avere ancora una progettualità, in un club con 111 anni di vita, non resta che cambiare proprietà.
Concetto numero due: tra le righe del comunicato c’è un messaggio che lo stesso Cellino deve saper accettare, metabolizzare, piaccia o meno, ovvero che non può più fare e disporre del proprio bene senza dover rendere conto ad alcuno. Per acquistare, vendere, fare e disfare come è sempre stato abituato (con risultati quantomeno discutibili) deve ora confrontarsi e decidere con Pierangelo Seri ovvero con il tribunale. Ma non tanto perchè quanto ha fatto finora sia stato più o meno giusto, ma perchè l’ha deciso un’autorità. Giudiziaria.
Concetto numero tre: chi vuole acquistare il Brescia calcio deve prima passare da Pierangelo Seri, che poi valuterà con il tribunale e ovviamente con Cellino stesso. Nell’ambito della miglior situazione possibile. Senza svendere il capitale, chè il tribunale per primo non ha interesse di veder svalutato un bene da preservare.
Concetto numero quattro: chi vuole davvero acquistare il Brescia calcio faccia presto, che il tempo vola e una società di calcio ha bisogno di programmazione oltre che di risultati sul campo.
Se Pierangelo Seri ha deciso di uscire allo scoperto è perchè ce n’era bisogno. E’ chiaro il concetto?