LUCARELLI: “COME UNO SPAREGGIO CONTRO UN’AVVERSARIA DALLA GRANDE FORZA D’URTO, CANDIDATA ALLA PROMOZIONE”

Il tecnico della Ternana alla vigilia del match con il Brescia: “In questo momento ben vengano gli 0-0, stiamo maturando, anche in partite che non giochiamo al meglio facciamo punti. Loro non vincono da un po’ e quindi sono pericolosissimi perché per la legge dei grandi numeri prima o poi la vittoria arriverà…”

Terni. Cristiano Lucarelli, autore di cinque gol in carriera contro il Brescia, non si fida degli avversari di domani pomeriggio, nonostante il momento difficile che stanno vivendo sia a livello di risultati sia a livello di ambiente. 

Che avversario affronterete domani? Quali aspetti positivi ha trovato nei due pareggi contro Bari e Spal?

«La partita di domani è un altro spareggio, come ce ne saranno altri nove tra sabato e domenica. Questo campionato ha infatti un livello, nelle posizioni di alta classifica, davvero tosto. Andiamo ad incontrare una delle squadre accreditate a giocarsi la promozione, quindi sarà una partita complicata, contro una squadra fisica, che ha lo stesso gruppo da tanto tempo anche se ha cambiato allenatore. Oltre che una grande fisicità ha poi anche una grande facilità di corsa e una velocità in alcuni suoi interpreti davvero notevole. Ciò che ci portiamo dietro dagli ultimi due pareggi è un senso di crescita rispetto a quello che è il percorso di queste stagioni. Portare via un punto da Bari, dove avremmo potuto anche perdere, e dalla sfida con la Spal, in cui dopo un buon primo tempo siamo calati, è sicuramente un segnale importante». 

L’ambiente a Brescia è piuttosto caldo. Ciò sarà un vantaggio o uno svantaggio per domani?

«Per me sarà uno svantaggio. Poi non conosco bene i problemi di casa Brescia, però vedo che ha un punto meno di noi. Al momento quindi non stanno incidendo ai fini della classifica eventuali malumori. Quando una squadra non vince da un po’ di tempo è pericolosissima da affrontare, perché, per la legge dei grandi numeri, prima o poi la vittoria la ritrova». 

Ci saranno adattamenti di formazione considerando l’avversario?

«Noi, se prepariamo qualche adattamento, lo facciamo sui movimenti difensivi, poi per il resto quello che è il nostro modo di giocare rimane sempre lo stesso. Quando non abbiamo la palla ci possono essere delle squadre che ti chiedono di adottare qualche accorgimento; prima però vedremo domani quale sarà lo schieramento del Brescia». 

È emerso qualche segnale di stanchezza nelle ultime partite?

«No, non penso. Questa è la serie B. Ci sono dei momenti in cui non sei in palla, in cui sei più stanco. Venivamo da cinque vittorie consecutive, sapevamo che saremmo entrati in un blocco di scontri diretti di cui ne abbiamo perso solo uno in maniera immeritata. Nonostante siano tre partite che non vinciamo siamo sempre lì, quindi vuol dire che neanche gli altri stanno viaggiando ad una velocità astronomica. Il nostro obiettivo è cercare di fare meglio dell’anno scorso, sapendo che nell’arco di un campionato fare trentotto partite a mille all’ora, anche dopandoci (ride, ndr), sarebbe difficile». 

Come ha accolto la squadra la candidatura del patron Bandecchi a sindaco di Terni?

«Onestamente, nello spogliatoio non è stato l’argomento del giorno. A noi interessa fare bene il nostro lavoro, poi sappiamo che il presidente è impegnato su tanti campi. Da fuori non ci sono notizie che ci sconvolgono più di tanto». 

Qual è la prerogativa del Brescia?

«È una squadra che segna diversi gol. Solo una volta ne ha subiti sei, in una di quelle giornate che sono capitate anche a noi. È una squadra quadrata, solida, non mostra debolezze sotto alcun punto di vista. Ha una continuità di manovra, si difende bene con questi due blocchi di quattro e tre sempre dietro la linea della palla. È una squadra che incarna bene le caratteristiche della categoria. Hanno una forza d’urto importante e tanti modi diversi di attaccare. Sarà una partita tosta».

Come arrivano i ragazzi alla partita prima della sosta? Quest’ultima può condizionare?

«Siamo un po’ una catena di montaggio. Cerchiamo di curare ogni partita alla stessa maniera. I ragazzi alla sosta non ci stanno neanche pensando». 

Qual è la sua opinione sul Var?

«La penso sempre allo stesso modo, sia quando ho episodi a favore, mai (ride, ndr), sia quando ne ho contro, spesso. Penso che quando la Var non abbia possibilità di valutare l’entità del contatto, non debba intervenire. La Var nasce per correggere un errore». 

Ha apprezzato le due ultime partite con la rete inviolata?

«Vanno bene, quando non si può vincere. Per me è una novità, ma in questo momento è molto importante avere lo zero nella casella dei gol subiti. Oggi preferisco un bello 0-0 rispetto ad esempio al 4-4 contro il Frosinone dell’anno scorso. Abbiamo bisogno di 0-0, non credo ci sia qualcosa a cui porre rimedio se questa squadra non segna da due partite. Numericamente credo rientri tra le casualità». 

Ci può dare qualche anticipazione sulla formazione?

«Nell’epoca dei due cambi darvi qualche anticipazione avrebbe potuto avere un senso. Ora con i cinque cambi non conta nemmeno troppo. Le grandissime squadre non cercano i titolari di livello, ma i giocatori che, alzandosi dalla panchina, possano decidere il match. Bisogna ragionare su sedici giocatori e novantacinque minuti di incontro». 

Falletti come sta?

«Per quello che vediamo in allenamento è pronto da un po’. Poi la partita porta un carico nervoso non indifferente. Se la valutazione fosse sugli allenamenti potrei dirti che sta bene, ma da agosto. Poi ha avuto un infortunio che lo ha rallentato nel raggiungere la migliore condizione, ma oggi è spendibile per un bel pezzo di partita. Dopo il Genoa ha avuto un affaticamento, non l’abbiamo rischiato a Bari. È un atleta in forza, può essere decisivo in ogni modo». 

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