La soddisfazione dell’allenatore del Brescia per il pari acciuffato in extremis: ”Seguito al meglio il piano partita, senza tradire la nostra idea di calcio”
Genova. L’amarezza di sabato scorso si trasforma in una soddisfazione che rende il viso di Pep Clotet decisamente più disteso.
Mister, questo pareggio è il frutto di cosa in particolare?
“Del lavoro della squadra che ha messo sul campo tutto quello che aveva a disposizione. Non era facile venire qui e fare una partita con questa organizzazione e questa mentalità, seguendo fino alla fine il piano partita dopo la beffa subita con il Venezia dove meritavamo di vincere. Avevamo già dimostrato che sappiamo segnare anche alla fine. La soddisfazione più grande è aver tenuto la stessa mentalità fino alla fine”.
Sente di aver tradito il suo ideale di calcio propositivo con la prestazione di oggi?
“Sapevamo che oggi era importante ridurre al massimo gli errori. Il Genoa sa capitalizzare molto sugli errori avversari, noi non abbiamo però tradito il nostro concetto di calcio, sull’ 1-1 anzichè andare a cercare la bandierina come facevano loro, abbiamo messo una palla in avanti per attaccare e cercare di andare a vincere. Cercare di andare sempre a vincere nel corso di un anno paga. Nel secondo tempo abbiamo chiuso i varchi che si erano aperti nel primo e dove soffrivamo il Genoa. Nel primo tempo abbiamo creato comunque situazioni da gol”.
E’ stata una partita interpretata in modo umile e operaio?
“Abbiamo fatto la partita che dovevamo. Negli ultimi anni il Brescia ha preso sempre tanti gol, quest’anno siamo riusciti a fare anche già de clean sheet e questo è importante. I giocatori dato il 120% come avevo chiesto. La squadra è cresciuta con il passare di minuti con un livello fisico straordinario”.
Cosa è successo con Moreo nel pre-partita?
“Gastaldello mi ha detto che il ragazzo aveva avvertito un fastidio al quadricipite. Non volevo bruciarmi un cambio dopo cinque minuti quindi ho preferito far partire Bianchi. Poi Stefano si è comunque scaldato durante la gara, mi ha detto che stava meglio, ma ho preferito non rischiare”.