CACCIA AL GRIFONE, CON QUASI 1000 TIFOSI AL SEGUITO

Il Brescia questo sabato alle 16.15 sarà impegnato sul campo della capolista Genoa per riscattarsi da un momento opaco. In casa dei rossoblù l’ultimo blitz risale al 1979. Tifosi in massa a Marassi

Brescia. Per una volta le aspettative non possono essere alte, ambiziose. Serve comprensione nella trasferta più difficile del campionato. Già quest’estate, all’uscita del calendario, il match in casa del Genoa era stato indicato come tra quelli sulla carta ingiocabili. Il Brescia lo affronta tra l’altro questo sabato alle 16.15 sulla scorta dei 2 soli punti conquistati nelle ultime 4 partite (più la sconfitta in Coppa Italia alla Spezia) mentre di contro il Grifone rossoblù è nel suo momento migliore: serie aperta di tre vittorie consecutive tra Serie B e Coppa Italia, 13 punti nelle ultime 5 giornate di campionato. A Marassi farà molto caldo e non solo per le temperature primaverili che ancora ci sono in tutta la nostra Penisola. 

Il Brescia non può certo pensare di essere la locomotiva di questo match, ma nemmeno ha intenzione di andare a fare la sgonfia ruota di scorta. Gagliardi, testardi e orgogliosi: è così che dovranno scendere in campo Bisoli e i suoi fratelli vestiti di biancoazzurro. Andando anche contro la cabala perchè vincere stavolta vorrebbe dire riscrivere la storia: solo due volte nel Dopoguerra il Brescia ha fatto sua l’intera posta in palio nella Marassi rossoblù e l’ultima occasione risale a oltre 43 anni fa, il 14 aprile 1979 (Podavini gol).

Il Genoa è capolista, non perde in casa da 19 partite, non subisce gol a domicilio da 271’, ha la seconda miglior difesa del campionato (7 reti al passivo, solo una in più del Frosinone altra capoclassifica), ma ben nove squadre hanno segnato più di Coda e soci, tra queste anche il Brescia (14 gol contro i 13 dei genoani, che ne hanno segnati 5 nell’ultimo quarto d’ora del primo tempo). Delle sei vittorie ottenute, cinque sono arrivate con il minimo scarto: squadra sparagnina, quella di Blessin. Ma di estrema qualità: da Coda ad Aramu, da Gudmundsson a Strootman. Corsa e classe, pressing e fantasia sono le armi dei rossoblù. Ma anche le rondinelle avranno le loro. Che per una volta possono essere quelle che Mazzone chiamava armi dei poveri: fare di necessità virtù e correre di più. Al seguito della squadra anche quasi 1000 tifosi, 930 per la precisione.  

Probabili formazioni. Blessin ha perso uno degli ex di turno, Marko Pajac, che tornerà solo in primavera. Gudmundsson è reduce dalla tonsillite, Strootman sta facendo avanti e indietro dall’Olanda per problemi personali, il portiere Martinez si è fermato proprio oggi, ma Semper dà garanzie. Coda è on fire e uno così in B è l’upgrade che può risolvere le partite da un momento all’altro. Clotet nella seduta di rifinitura di questo venerdì ha strigliato la squadra: “Domani ci vogliono i c… Loro non sbaglieranno nemmeno un passaggio quindi dobbiamo essere perfetti”. Ha provato tanti cross e calci piazzati, il tecnico spagnolo che ha intenzione di fare un solo cambio in formazione: Karacic al posto di Jallow. 

GENOA (4-2-3-1): Semper; Sabelli, Vogliacco, Bani, Czyborra; Frendrup, Strootman; Gudmundsson, Portanova, Aramu; Coda. 

BRESCIA (4-3-2-1): Lezzerini; Karacic, Cistana, Adorni, Huard; Bisoli, Van de Looi, Ndoj; Moreo, Olzer; Ayè. 

Vivetela con noi. Saremo in diretta video sulle pagine Facebook di Bresciaingol e di Cristiano Tognoli dall’esterno dello stadio Marassi dalle 14.45. Dalle 16.15 la cronaca testuale del match e a seguire voti, interviste, commento, pagelle con giudizi e foto del match. 

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