I TEN TALKING POINTS DOPO BRESCIA-VENEZIA

Brescia. Buonasera cari amici e Ben ritrovati a Ten Talking Points. Il capitolo dieci del Campionato degli Italiani si é concluso e l’epilogo é ancora una volta amaro per le Rondinelle, con un pareggio che, viste le esultanze finali, soddisfa sicuramente più i veneti. Andiamo allora ad analizzare la partita di ieri pomeriggio, prima però, per gli eventuali nuovi lettori, il solito prontuario: 

Questa rubrica nasce con tono irriverente, prendendo in esame, tra il serio e il faceto, le grandi questioni relative al Brescia Calcio, che siano partite, calciomercato o, più raramente, questioni che mi appassionano. Qui potrete trovare un ampio uso di iperboli, metafore, similitudini, innamoramenti calcistici che durano come un batter d’ali di farfalla oppure una vita intera (vedi Fridjonsson e Jonathas) e pennellate di colore sulla variegata fauna che ancora popola il mondo degli stadi (di cui ovviamente faccio parte pure io). Ogni riferimento a fatti realmente accaduti è puramente strumentale e funzionale alla creazione di un racconto. Parola d’ordine: mai prendersi troppo sul serio. In fin dei conti si sta parlando di calcio, la cosa più importante tra quelle meno importanti.

Letto? Andiamo allora con la solita analisi. 

  1. Il Brescia é uscito dalla partita di ieri con un pareggio. Meno venticinque punti circa alla salvezza, traguardo che non scalda i cuori di nessuno ma tuttavia é la condicio sine qua non per far esistere ancora il calcio a Brescia. Il Venezia non ha comunque rubato nulla. Pareggio giusto.
  2. Il pareggio sarebbe però potuto diventare tranquillamente una vittoria, se solo Joronen non si fosse esibito in una parata irreale su Moreo. Il portiere finlandese tra i pali si conferma una certezza.
  3. Migliore in campo della gara di ieri sicuramente Emanuele Ndoj: prestazione in bilico tra croce e delizia per il centrocampista, divisa tra il gol e un fallaccio che gli é costato il giallo. Bene Jallow, Cistana e il povero Moreo, abbandonato a fare a sportellate tra i vari centrali del Venezia.
  4. Purtroppo tra i peggiori finisce Pep Clotet: ieri ha indirizzato la partita con i suoi cambi e un atteggiamento fin troppo rinunciatario. Ieri, al cambio di Bertagnoli per Ayè, ho pensato “probabilmente é il più pronto per subentrare, tra poco entrerà Bianchi per un centrocampista”. Invece nulla di tutto questo. Il centrocampista ex Chievo come trequartista é un esperimento da non ripetere.
  5. Molto buona anche la prova di Van de Looi: il confronto con Viviani di ieri è impietoso. Il centrocampista olandese é stato ieri autore della miglior prestazione stagionale, autorevole e coraggioso nelle scelte; il secondo invece per ora sembra avere una mobilità ridotta e il mancato fallo sulla ripartenza del gol pesa.
  6. Punto solitamente dedicato agli avversari: buona squadra, attenta, che sicuramente merita di più dei punti che ha. Salirà in classifica. Javorcic é un tecnico bravo e competente; é chiaro però che del Sudtirol imperforabile in questo Venezia non c’é nulla. Se poi l’alternativa dovesse essere Brocchi, reduce da tanti fallimenti, meglio tenere Ivan.
  7. Čeryšev é giocatore di altre categorie: talento sopraffino, un po’ sprecato in questa categoria.
  8. A chi menziona il sesto posto in classifica e i diciassette punti, segnalo che anche il Sudtirol (dato da tutti come fanalino di coda del campionato) li ha fatti. Ho due sogni per la panchina del Brescia: una stagione con Ballardini in A ed una con Bisoli in B.
  9. Piccolo aggiornamento su Fridjonsson dopo tanto tempo: ventiquattro presenze e cinque gol. Mah. Del capocannoniere d’Islanda c’è ormai poco. Tristezza.
  10. Tirando le somme un punto mesto, davanti a poco pubblico e con recriminazioni. Nulla che faccia gridare al miracolo, un punto che muove la classifica ma non muove i cuori. Leggo commenti di chi biasima i fischi di ieri pomeriggio: dopo tanta pazienza, ben venga qualche sincero mugugno. Talvolta gli applausi sembravano quasi più forzati che altro. Nulla cambia l’amore dei tifosi, che anche a Genova riempiranno il settore ospiti: ma un sincero mugugno può far risvegliare qualche coscienza.

Appuntamento dunque per la sfida al Genoa.

Viva la leonessa!

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