CLOTET: “GIUDIZI INGIUSTI SU DI NOI, AI TIFOSI RICORDO CHE SIAMO GIOVANI E COMUNQUE GIA’ SOPRA L’OBIETTIVO. ALLA SPEZIA COME UNA FINALE: IN ITALIA SNOBBATE LA COPPA, IO NO”

L’allenatore del Brescia torna disponibile dopo l’attacco influenzale: “Sono andato a rivedermi tutte le gare giocate finora, la peggiore è stata con il Sud Tirol poi è iniziato il nostro periodo di crescita. Olzer si è meritato un ruolo in questa squadra, Cistana è pronto”

Torbole Casaglia. Pep Clotet appare ancora un po’ debilitato dal forte attacco influenzale che l’ha messo ko, impedendogli di andare in panchina a Cagliari. La notizia è che l’allenatore del Brescia sta meglio, si presenta in conferenza stampa e domani sarà regolarmente alla Spezia. Prima di rispondere alle domande dei giornalisti presenti (la conferenza stampa torna a sfiorare la mezzora, da standard, dopo l’irritazione pre-Cittadella), il catalano chiede di fare una premessa. 

“Vorrei dire ai tifosi che il Brescia di quest’anno è molto diversa da quella dell’anno scorso quando fu costruita per andare a giocarsela per la serie A, con tante risorse messe a disposizione per quell’obiettivo. Anche quando arrivai la prima volta c’era un gruppo che a inizio stagione poteva essere da serie A, ma quest’anno è diverso. Abbiamo una squadra giovane, da far crescere per ottenere la salvezza il prima possibile. Il Brescia ha una storia che tutti conosciamo, sa quanto è difficile la serie B dove tutti vogliono andare in serie A. Penso che tutti abbiamo capito questo. Abbiamo costruito una squadra che vuole andare a vincere le partite sospinta dai tifosi, cercando di proporre un certo tipo di calcio con il quale non aspettare l’avversario bensì tentando di punirlo. E’ chiaro che se avessimo una squadra esperta, come tanti ce l’hanno, faremmo meno errori, ma questi fanno parte del gioco e della nostra situazione che è ben chiara a tutti. Ho detto questo perchè ho visto dei giudizi che non ritengo giusti. Abbiamo 16 punti, siamo molto sopra l’obiettivo. Già dopo la vittoria sul Benevento avevo detto che non si può cambiare l’obiettivo per tre o quattro buone prestazioni. La squadra resta sempre la stessa e ha bisogno di tranquillità per crescere. Siamo la seconda squadra più giovane del campionato, nessuno si aspettava che avessimo già questi punti, ma nessuno deve pensare che possiamo diventare quello che non ci è possibile. Non possiamo sapere quanto tempo ci vorrà per continuare a migliorare. Non è giusto mettere su questi ragazzi la pressione. Mi aspetto che i tifosi capiscano che questo è il percorso. Non siamo il Real Madrid, che per altro anche quello lo è diventato e non è nato già Real Madrid”. 

Non crede però che nelle ultime partite ci sia stata una flessione nella proposta di gioco? 

“In questi giorni ho fatto un’analisi di tutte le partite giocate finora. La tecnologia mi aiuta a valutare, avendo a disposizione tutti i dati necessari. In base a questo dico che la nostra peggior partita è stata con il Sud Tirol, ma siccome abbiamo vinto sembrava fosse andato tutto bene. Non è così, così come non è tutto sbagliato in caso di sconfitta: l’analisi non è in base al risultato, ma a come ci difendiamo, come andiamo in transizione, come ci proponiamo in attacco. A Frosinone abbiamo perso perchè loro sono stati bravi a sfruttare i nostri errori, ma già da Como è iniziato un percorso di miglioramento e crescita e infatti abbiamo meritato di vincere, anche di più del punteggio finale. Con il Perugia abbiamo attaccato ancora meglio la profondità, creando pericoli. A Modena e con il Benevento abbiamo proseguito nella nostra crescita. Con il Benevento abbiamo costruito tanto, creando poco e se non avessimo avuto la fortuna di sbloccare alla fine sarebbe finita in pareggio. Con il Cittadella abbiamo trovato una squadra che non ci ha fatto fare quello che volevamo mentre a Bari l’avversario ha fatto una partita di grandiosa qualità. A Cagliari abbiamo alzato l’intensità, ci siamo difesi alti, migliorato la qualità del passaggio cercando di tornare ad essere protagonisti. Dovevamo creare qualche situazione da gol in più, ma era difficile perchè il Cagliari si è difeso con tutta la squadra. Ci abbiamo provato anche con palle inattive e con Benali e Jallow abbiamo avuto due occasioni. Ho trovato quindi esagerati certi giudizi su di noi, la squadra deve essere lasciata tranquilla per lavorare al meglio. Se avessimo speso per provare ad andare in serie A ci starebbe la pressione, ma così no”. 

Il miglior Brescia della stagione resta quello di Pisa, d’accordo? Domani alla Spezia che partita vi aspetta? Farà un po’ di turnover pensando anche al Venezia?

“Sto valutando la forma dei calciatori, ma i miei giocatori devono capire che per noi domani è una finale. Non è importante chi giocherà domani, ma di sicuro non si pensa al Venezia perchè fino alla fine della partita di Spezia la gara di sabato non esiste”.

La Coppa Italia può dare anche motivazioni extra per il campionato aiutando a tornare a far punti e giocare meglio?

“La partita di Coppa ti dà le stesse sensazioni di un play off. Per me la Coppa nazionale è sempre importante, non so perchè in Italia e Spagna non goda di grande importanza. Sono cresciuto in una cultura calcistica (quella inglese, ndr) dove si dà importanza alla Coppa. Giochiamo inoltre contro una squadra che gioca in serie A, il livello sarà alto, ma noi vogliamo andare a competere”. 

Come sta Cistana? Perchè Ndoj non è stato convocato per Cagliari?

“Cistana è pronto, sabato l’abbiamo lasciato a riposo ancora  per precauzione. Ndoj può diventare un grande giocatore, se è il giocatore di inizio stagione è determinante, ma dipende tutto da lui”. 

Olzer è in buona forma, sarà titolare alla Spezia? Darà spazio anche a Niemeijer?

“Sono due giocatori che hanno fame e voglia di dimostrare. Giacomo ha fatto molto bene nelle ultime partite e merita un bel ruolo in squadra. Ha fisicità, qualità, mentalità per diventare un giocatore di alto livello, ma è ancora giovane e va aiutato a crescere. Niemeijer è in un campionato per lui nuovo, era abituato a giocare molte partite, sono sicuro che ha le motivazioni per fare bene”. 

Karacic come sta? 

“Sta lavorando per essere disponibile sabato con il Venezia”. 

Con Viviani in regia c’è un altro Brescia, concorda?

“Sta cercando la miglior forma. Aiuta la squadra a migliorare, ma non voglio forzarlo in partite troppo vicine”. 

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