UN CAGLIARI IN CRISI E I CAPI D’ACCUSA PER LIVERANI CHE SABATO SI GIOCA LA PANCHINA

Il 4-3-3 non sta esaltando le caratteristiche dei tanti giocatori di qualità ed esperienza presenti in rosa: solo 7 gol segnati finora

Cagliari. Alla vigilia del campionato il Cagliari era accreditato da tutti come la schiacciasassi di questa Serie B, nonché la principale candidata alla promozione diretta insieme al Genoa. Dopo le prime otto giornate, i risultati e la classifica delineano invece un quadro della situazione ben differente. La squadra di Liverani si trova infatti al nono posto in classifica – attualmente fuori dai playoff – a quota 11 punti, frutto di 3 vittorie, 2 pareggi e 3 sconfitte. L’ultimo successo dei sardi risale al 10 settembre scorso (2-0 in casa del Benevento con gol di Lapadula e Luvumbo, nonostante l’inferiorità numerica per l’espulsione di Obert), mentre la vittoria tra le mura amiche manca dall’1-0 inflitto al Modena lo scorso 2 settembre. Le ultime due partite disputate all’Unipol Domus hanno visto il Cagliari sconfitto entrambe le volte, prima per 1-0 dal Bari e poi travolto 4-1 dal Venezia. Il pareggio a reti bianche ottenuto in casa del Genoa non è stato sufficiente per placare le voci di un possibile esonero di Liverani, che contro il Brescia, sabato pomeriggio, si giocherà la panchina.

Tensione rossoblù. Il clima in casa rossoblù è dunque teso, con i tifosi insoddisfatti di questo inizio di stagione e in piena contestazione nei confronti del presidente Tommaso Giulini, ritenuto il principale responsabile della retrocessione dell’anno scorso. Sul banco degli imputati dei supporters cagliaritani c’è anche il tecnico Liverani, accusato di aver avallato un mercato nel quale sono stati ceduti giovani promettenti – come l’ex rondinella Matteo Tramoni – per far spazio a giocatori ultratrentenni quali Mancosu, Lapadula e Viola, in evidenti difficoltà fisiche ad affrontare un campionato logorante come quello di Serie B. Un altro capo d’accusa mosso al tecnico romano è la scelta del modulo con i rispettivi interpreti. Il 4-3-3 proposto finora non sta dando equilibrio alla squadra, che fatica a creare occasioni da gol (solo 7 reti segnate finora) e che subisce eccessivamente le ripartenze in velocità degli avversari. A far emergere tanti interrogativi sono anche le scelte tecniche di Liverani che si sta affidando ad uno zoccolo duro di veterani, lasciando in disparte giovani interessanti che potrebbero contribuire alla causa. Nonostante la presenza in rosa di giocatori del calibro di Pavoletti, Rog, Nandez, Lapadula, Goldaniga, Viola, Gaston Pereira e Deiola, il Cagliari non è stato in grado di approcciare nel migliore dei modi la nuova categoria ed ora deve rincorrere squadre più avvezze alle dinamiche della serie B.

Il Brescia di Clotet sabato dovrà mantenere alta la concentrazione, sapendo di affrontare un avversario di livello che ha estrema necessità di ritrovare i tre punti ed un allenatore che si gioca le ultime possibilità di mantenere il suo posto in panchina. Le rondinelle saranno dunque messe alla prova per valutare se le debacle di Frosinone e Bari siano stati casi isolati, o se le trasferte lunghe sono un vero e proprio tabù.