CLOTET: “PER COMPETERE CON CHI HA SPESO PIU’ DI NOI DOBBIAMO ESSERE SEMPRE AL 100% ANCHE COME MENTALITA’, ALTRIMENTI RISCHIAMO ANCHE DOMANI”

L’allenatore del Brescia alla vigilia della gara con il Cittadella e dopo la pesante sconfitta di Bari: ”Ora non voglio più parlare di quel match altrimenti parlo di quello che facevo anni fa in Svezia… Con il Cittadella cambierò qualcosa, ma non più di tanto”

Torbole Casaglia. Conferenza stampa con finale teso per Pep Clotet, che non ha gradito una nuova domanda sulla sconfitta di Bari e ha abbandonato stizzito la sala stampa dopo una decina di minuti di chiacchierata con i giornalisti bresciani. 

Lei ha sempre detto che nel bene e nel male questa squadra è capace di ripartire. E’ stato così anche stavolta o si è rivelato più difficile il lavoro settimanale?

“Il calcio ti dà sempre una nuova possibilità. Siamo nella stessa situazione in cui eravamo dopo aver vinto quattro partite di fila. E’ una questione di emozioni, certo le emozioni sono diversi. Non eravamo così bravi quando avevamo vinto quattro gare di fila e adesso non siamo così scarsi. Una partita non conta niente”. 

Si torna a giocare al Rigamonti, sarà un aiuto?

“Chi è venuto con noi a Bari ci ha dato sostegno all’aeroporto al ritorno. E’ stato molto bello, positivo. La squadra deve pensare solo a lottare fino alla fine per far sì che i tifosi possano essere orgogliosi di quello che facciamo. La tifoseria è con noi e ha capito che siamo una squadra che ha bisogno di crescere”. 

Avete fatto un’analisi dettagliata sulla gara di Bari? Come avete preso le parole di Cellino che anche in intervista ne ha avuto un po’ per tutti: per lei e per i giocatori?

“Io ho fatto la stessa analisi che avevo fatto dopo il Benevento o la gara di Pisa. Ho dedicato lo stesso tempo. Quello che ha detto il presidente pubblicamente non mi interessa. Non ho letto. So solo che abbiamo fatto una cena insieme, come facciamo sempre anche dopo le vittorie. C’è fiducia reciproca. Lui fa le sue valutazioni da presidente, io quelle da allenatore. L’analisi di Bari ci ha portato via 10’ con la squadra, così come quando abbiamo vinto. Stiamo parlando tanto di una partita di sei giorni fa solo perchè abbiamo perso, se avessimo vinto non ne staremmo parlando così tanto. Adesso bisogna capire che Bari è finita, bisogna rialzarsi e concentrarci al Cittadella”. 

Ha sorpreso tanti che lei abbia concesso un giorno in più di riposo…

“Non è la prima volta che lo faccio. Siamo tornati tardi da Bari, il viaggio è stato lungo, era importante che si ricominciasse al meglio. Noi al San Nicola abbiamo fatto male, ma loro hanno fatto molto bene”. 

Pensa di cambiare qualcosa in formazione? L’impressione è che a Bari siano mancati quei giocatori come Galazzi e Ndoj che facessero cambiare passo alla squadra. 

“Il Cittadella è molto diverso dal Bari. Sceglierò i giocatori migliori. Può essere che cambi qualcosa, ma non più di tanto”. 

Olzer può candidarsi per una maglia da titolare?

“Io considero tutti. E’ importante quello che lui ha fatto a Bari: è entrato e ha fatto bene in un momento difficile. Il suo lavoro è stato molto positivo”. 

La difesa stava facendo bene, a Bari si sono rivisti però errori individuali grossolani… 

“Ho visto errori tipici di chi è sempre indietro rispetto all’avversario. Siamo una squadra che, per competere con tutte queste squadre che hanno speso tanto e acquistato giocatori di qualità, dobbiamo essere sempre al 100% come convinzione e mentalità. Se con il Cittadella non saremo così, rischieremo di nuovo”. 

Quindi quella che è sembrata una difficoltà fisica a Bari è stata magari più una questione mentale?

“Io non voglio più parlare di Bari. Ho fatto la mia valutazione, ma non ha senso continuare a parlare di Bari. Altrimenti parliamo di quello che ho fatto tanti anni fa in Svezia…”. 

E a questo punto Clotet si alza con uno scatto che manda indietro la sedia e abbandona la sala stampa di Torbole Casaglia decisamente stizzito.