SERAFINI E JADID: “IL BRESCIA DI QUEST’ANNO PUO’ ANDARE INCONTRO A GIORNATE COME QUELLA DI BARI, MA PIU’ CHE IL RISULTATO FA MALE LA PRESTAZIONE. ORA NON BISOGNA FARNE UN DRAMMA”

Matteo: “Una volta i difensori dopo il 3-0 facevano sentire i tacchetti, adesso no. Occhio al Cittadella: pochi punti, ma coerente nel gioco”. Razak: “Ho apprezzato la decisione di Clotet, un giorno in più di riposo è sintomo di fiducia verso la squadra che non merita punizioni”

Brescia. Dopo il pesante 6-2 subito dal Brescia al San Nicola di Bari sabato pomeriggio, abbiamo sentito le ex rondinelle Matteo Serafini e Razak Jadid per avere la loro opinione su come si può – e si deve – reagire ad un risultato di queste proporzioni. 

Cosa lasciano batoste del genere?

Serafini: “In carriera non mi è mai capitato di subire un risultato così pesante, ma alcune sconfitte per 3-0, 4-1 sono arrivate. Una squadra giovane come il Brescia, per via dell’inesperienza, può andare incontro a giornate no che sfociano in risultati simili. Al Bari è girato tutto bene, ha sfruttato nel migliore dei modi l’ambiente caldo e ha stravinto. Ora avranno addosso la pressione della piazza. Il risultato così pesante è anche figlio del fatto che in questi ultimi anni le squadre non si fermano più sul 3-0, ma continuano a giocare, infierendo sull’avversario. Personalmente non lo trovo giusto, ma tant’è. Una volta i difensori in queste situazioni facevano sentire i tacchetti, ora meno”.

Jadid: “Non bisogna fare di questa sconfitta un dramma. Chiaramente dispiace perché è una brutta botta d’arresto che fa male a livello morale e può far pensare di cancellare ciò che di buono si è visto finora. In carriera non ho mai subito un passivo così pesante, ma ciò che fa maggiormente male è la prestazione, non il risultato in sé. Per questa sconfitta ci possono comunque essere attenuanti perché il Bari è stato perfetto, il clima era molto caldo, c’era tanto pubblico e in un campo grande come quello del San Nicola se prendi gol rischi poi di perdere le misure. Se devi coprire 60 metri di campo hai bisogno di un difensore centrale veloce. Dal mio punto di vista il Bari ha fatto bene a continuare a giocare nonostante fosse già in vantaggio per 3-0 a fine primo tempo. Bisogna rendere la partita piacevole e sarebbe molto più umiliante se l’avversario si mettesse a fare melina”.

Clotet ha dato un giorno di riposo in più alla squadra, optando per un approccio non punitivo come succede in Inghilterra. Ha fatto bene?

Serafini: “È meglio avere un giorno di riposo in più, così hai la possibilità di stare con la tua famiglia. Sei già consapevole che quello di sabato è stato un risultato pesante, quindi hai solo bisogno di ricaricare le energie prima di tornare ad allenarti con la voglia di fare bene e reagire”.

Jadid: “Ho molto apprezzato la scelta del mister perché è un sintomo di fiducia nei confronti della squadra che ha dimostrato di seguirlo inanellando buone prestazioni e che quindi non merita di essere punita”.

Considerando il forte supporto del pubblico, per questa squadra che non è partita coi favori dei pronostici, quanto è importante ripartire da una partita casalinga dopo aver subito un 6-2? 

Serafini: “Giocare in casa dopo una sconfitta così pesante non è un vantaggio particolarmente importante. Il Brescia ha già dimostrato quest’anno di poter fare molto bene anche in trasferta, andando a vincere su campi ostici come Modena o Como, dove si è un po’ adattato all’avversario. Il Cittadella è un avversario ostico, con esperienza in Serie B e che cerca sempre di fare il suo gioco, nonostante finora non siano arrivati risultati positivi. Sabato verranno al Rigamonti per fare punti perché ne hanno bisogno”. 

Jadid: “Il pubblico del Brescia è da elogiare ed è un valore aggiunto. Giocare in casa dopo una sconfitta così pesante non aggiunge responsabilità di doversi rifare immediatamente. Lo scorso anno comunque le rondinelle sono andate meglio in trasferta che in casa, dunque il fattore campo incide, ma fino ad un certo punto”.

Stefano Bonelli