BUDEL: «LABOJKO SORPRESA, MOREO CERTEZZA». SODINHA: «BENALI SARÀ L’UOMO IN PIÙ». SCAGLIA: «CLOTET BRAVO A FAR SENTIRE TUTTI IMPORTANTI» 

Il sondaggio di Bresciaingol con tre ex rondinelle. L’opinionista di Dazn: «Il valore aggiunto di questo inizio è stato partire a fari spenti, con meno pressioni». Il fantasista oggi al Cast Brescia: «Bianchi giocatore di valore assoluto, chi lo conosce lo sa». Il mancino del Franciacorta: «Bisoli imprescindibile da anni»

Brescia. Abbiamo rivolto a tre ex rondinelle (Budel, Scaglia e Sodinha), compagni di spogliatoio per tre stagioni complessive, alcune domande sull’inizio stagione del Brescia guidato da Pep Clotet. Ne è uscito un sondaggio che ci aiuta ad entrare meglio nelle pieghe di un primato in classifica inaspettato, ma assolutamente meritato.

Cosa ti ha sorpreso maggiormente del Brescia di quest’anno?

BUDEL : «Sicuramente la continuità, perché non era facile, ma la squadra è stata continua, conosce il campionato di serie B, con tante sorprese, ma anche certezze, credo che questo sarà il valore aggiunto quest’anno». 

SODINHA: «Quest’anno mi ha sorpreso la capacità di gestione delle partite, portando poi a casa il risultato, senza nemmeno strafare, sintomo di idee di gioco efficaci e di solidità». 

SCAGLIA: «La solidità, perché sia in casa sia fuori sta facendo degli ottimi risultati, a parte la macchia di Frosinone che comunque ci può stare. Il Brescia mi ha sorpreso perché non pensavo sarebbe partito così forte, con un campionato di serie B così di alto livello, invece si sta prendendo il posto che merita una città come la nostra». 

Qual è il giocatore più sorprendente finora?

BUDEL: «Dico Labojko. È partito bene sia da mezz’ala sia davanti alla difesa, doveva andar via invece è rimasto. Poi certamente Galazzi, credo sia una delle sorprese più belle di questo inizio di campionato di serie B». 

SODINHA: «Sicuramente Bianchi, anche se non è proprio una sorpresa: si è sempre sentito parlare molto bene di lui e chi l’ha visto anche a livello giovanile sa quanto vale». 

SCAGLIA: «Stanno facendo tutti bene in realtà, sia in difesa sia in attacco; non ce n’è uno in particolare che spicca secondo me. È stato bravo il mister a far sentire tutti importanti».

Quale invece la certezza?

BUDEL: «La certezza di quest’anno penso sia Moreo perché comunque davanti è il terminale offensivo sul quale si appoggia sempre la squadra, poi credo sia giusto considerare certezza anche Bianchi perché dopo l’anno scorso quest’anno si sta confermando come giocatore importante, in grado di portare parecchi punti alla squadra». 

SODINHA: «Ayé mi dà molta sicurezza a livello di rendimento, ma posso garantire, avendoci giocato insieme, che Benali sarà l’arma in più di questa squadra». 

SCAGLIA: «Capitan Bisoli. La maggior certezza degli ultimi anni»

Cosa sta dando Clotet a questa squadra?

BUDEL: «Intanto Clotet sta dando tranquillità: era già stato a Brescia, conosceva l’ambiente, sta dando un gioco. È un allenatore che a me piace, perché propone ed ha ormai esperienza nel campionato di B: sono caratteristiche che lo contraddistinguono, ingredienti fondamentali di questo inizio». 

SODINHA: «Spesso dall’esterno pensiamo di sapere le cose, ma cosa stia dando il mister in verità non possiamo saperlo. In campo vedo comunque un gioco efficace, idee chiare e libertà lasciata ai giocatori e questo è importantissimo»

SCAGLIA: «Ai ragazzi sta dando una grande sicurezza nei loro mezzi, facendo magari anche più schermo tra squadra e società e questo aiuta, anche considerando il rapporto speciale che ha con il presidente Cellino». 

Il segreto di questo brillante inizio di stagione?

BUDEL: «Quest’anno il Brescia è partito più a fari spenti rispetto agli altri anni, e credo che in questa piazza sia un vantaggio perché tutto ciò che viene è tanto di guadagnato: la ritengo una squadra da playoff, raggiungere qualcosa in più sono convinto sia qualcosa che nessuno si aspetta. Questo credo sia il segreto, oltre che il valore aggiunto, visto che l’anno scorso era partito con i favori del pronostico». 

SODINHA: «Confermo: gioco ed idee date dal mister». 

SCAGLIA: «I ragazzi che entrano. Vogliono farsi vedere, sono protagonisti, segnano all’ultimo come Bianchi. Clotet li tiene tutti sul filo, ma li fa anche sentire importanti. Se chi entra segna o comunque fa giocate importanti, vuol dire che il mister fa bene il suo lavoro».