Brescia. Ci sono partite che sembrano non andare per il verso giusto già dal primo minuto di gioco.Probabilmente tra queste righe dovrei riportare solamente gli ultimi cinque minuti di gioco, dovrei spiegare il boato del Rigamonti e Flavio Bianchi risucchiato da una curva che sembrava volerselo portare direttamente a casa propria.
Nonostante la vittoria però abbiamo dovuto affrontare una squadra rognosa come il Benevento, una di quelle che sin dall’inizio del campionato davano già tra le promosse in Serie A. Non è stato sicuramente un match facile, ma d’altronde nel calcio nulla è scontato.
Ho apprezzato il gioco di Adorni, che nelle ultime partite sembra essersi riscattato dal modesto campionato dello scorso anno. Galazzi e Papetti, nonostante la poca esperienza, hanno nuovamente dimostrato di che pasta sono fatti portandosi a casa una prestazione di tutto rispetto contro i temibili avversari giallorossi.
Il cuore mi batteva nel petto già dal fischio iniziale, ma è quella rete che mi ha portata per qualche secondo a toccare le stelle. Flavio Bianchi, appena ventiduenne, ha infuocato un pallone siglando un gol importantissimo sia per quei tifosi che da sempre sostengono la leonessa, sia per quei calciatori che con orgoglio indossano la nostra maglia.
È emozionante vedere tutt’intorno a te che esplode in un urlo liberatorio quando ti scambi quegli abbracci sentiti con degli sconosciuti, capitati accanto a te per puro caso. Vedere tuo padre che si volta di scatto verso di te, quasi con le lacrime incastrate negli occhi o il viso della tua migliore amica, mai stata allo stadio, che si chiede cosa stia succedendo in quel preciso momento.
A volta mi sono chiesta come abbia fatto ad innamorarmi del calcio, non l’ho mai capito fino in fondo, eppure la risposta l’ho trovata in una rete di un semplice ragazzo al 93esismo di una semplice partita.
Daniela Franchi