BRESCIA E REGGINA IN TESTA, E’ DI NUOVO CELLINO CONTRO INZAGHI

Dopo i continui scontri della scorsa stagione, entrambi vogliono dimostrare di saper vincere senza l’altro

Brescia. Si dice che la vendetta sia un piatto da consumare freddo. Tanti dicono che regali più soddisfazione il fallimento di chi detesti piuttosto che un proprio successo. Non sappiamo se e a quale delle due scuole appartengano Massimo Cellino e Filippo Inzaghi. Tuttavia un dato è incontrovertibile: i due non si amano di certo e citando Antonello Venditti, grande amico del presidente del Brescia, le possibilità che il grande amore tra qualche anno faccia un giro immenso e poi ritorni sono pari a zero, nonostante negli ultimi mesi di ritorni a Brescia in grande stile ce ne siano stati parecchi. Amici mai più. 

Estate di rancori. Il presidente del Brescia e l’attuale allenatore della Reggina sono appaiati in testa alla classifica con dodici punti, frutto di quattro vittorie e una sconfitta. Massimo Cellino a inizio stagione ha richiamato Pep Clotet, il predecessore proprio dello stesso Inzaghi, per guidare una squadra con tanti giovani ad ottenere una tranquilla salvezza. L’ex attaccante di Parma, Juventus e Milan invece, dopo aver pensato di rimanere fermo un anno, ha accettato con entusiasmo il nuovo progetto tecnico della Reggina, un triennale da un milione di euro complessivo. I due non si sono risparmiati frecciate nelle conferenze estive: il presidente del Brescia, prima del ritiro di Ronzone, ha infatti sostenuto che le persone vengono allo stadio per vedere un bello spettacolo, facendo capire che con Inzaghi non accadeva; il secondo ha dichiarato invece di essersi sentito deluso dal punto di vista umano, ritenendo insieme ai suoi collaboratori di non aver meritato il trattamento ricevuto. 

Quattro dicembre. È chiaro come la travagliata stagione scorsa abbia lasciato dei pesanti strascichi: i due non sono mai entrati in sintonia, probabilmente sin dal ritiro di Darfo dell’anno scorso, momento in cui sono emerse le differenti visioni dal punto di vista del calciomercato, e i tre esoneri, di cui uno sventato da Francesco Marroccu, uno dal contratto e uno ufficiale, sono stati sportivamente parlando una brutta pagina per tutti gli attori coinvolti. Ad aggravare tutto questo sono poi arrivate anche le controversie dal punto di vista legale, poi risolte, ma comunque grottesche, con Filippo Inzaghi addirittura reintegrato come allenatore del Brescia che sorride sardonicamente ai nostri microfoni, davanti al centro sportivo di Torbole Casaglia. Ma questo è il passato. Il presente parla di due squadre che volano sulle ali dell’entusiasmo e il futuro ha previsto, per il weekend del quattro dicembre, lo scontro tra questi due universi che non si sono mai incontrati, una data che siamo convinti il mister della Reggina abbia cerchiato in rosso sul calendario, voglioso di far capire come non fosse lui il problema.