PANADA, IL BRESCIANO DEL MODENA CHE DA CASA SUA VEDE GLI ALLENAMENTI DEL BRESCIA

La storia del ventenne di Torbole Casaglia, prodotto dell’Atalanta: Tesser gli ha consegnato le chiavi del centrocampo dei canarini gialloblù

Brescia. A Torbole Casaglia in questi giorni il cielo è striato d’azzurro, l’autunno è ancora solo un’ipotesi. Dalla casa di Simone Panada, dove abitano mamma Monica e Marco il fratello più grande, si possono intravedere gli allenamenti del Brescia che sta rifinendo la preparazione per il match di Modena. Simone, 20 anni, è a Modena dove l’Atalanta l’ha girato in prestito affinchè possa affinare e incanalare un talento non banale, per poi puntarci più seriamente. Tesser gli sta dando in mano il centrocampo dei canarini gialloblù neopromossi e sabato dovrebbe essere titolare, playmaker nel centrocampo a tre. Simone Panada è uno di quei bresciani doc che dal Brescia non sono mai passati. Ha iniziato a giocare nell’Uso Casaglia a 6 anni e due anni dopo, in occasione di un torneo della Befana a Fornaci, è stato notato dagli osservatori dell’Atalanta e da lì è iniziato il suo percorso a Bergamo. E nelle nazionali giovanili. E’ stato capitano dell’Under 19 azzurra. Dal Brescia mai un interessamento, nessun provino. Capita. E’ capitato a tanti altri prima di lui (Pinardi, Colpani, ecc). Il fratello Marco, che compirà 23 anni proprio domenica, ha giocato in provincia con Uso Casaglia, Fornaci, Rodengo Saiano, Travagliato, Lograto e Flero. Era bravo anche lui, ma non abbastanza. O forse semplicemente non ha avuto fortuna nell’incrociare quelle sliding doors che sono la linea di demarcazione nel calcio tra chi può farcela a cullare il sogno di diventare calciatore professionista e chi si ritaglia comunque una vita più che dignitosa. Ha deciso di dedicarsi agli studi: frequenta economia e commercio e si mantiene gli studi lavorando in un centro commerciale. Famiglia tipicamente bresciana, dove il sacrificio giornaliero è alla base di tutto.  

Partita speciale. Sabato Monica e Marco saranno in tribuna al “Braglia”, e con loro anche papà Ermanno, per sostenere i primi passi importanti di Simone che il 25 novembre 2020 fu convocato da Gasperini per la trasferta di Liverpool dove i nerazzurri s’imposero 2-0. Simone non è un giocatore che cerca la giocata ad affetto, più che essere appariscente gli interessa essere utile alla squadra e se serve copre anche le spalle ai compagni. E’ comunque dotato di una visione di gioco non banale, l’intelligenza calcistica è una delle qualità principali che gli riconoscono gli addetti ai lavori. Quando torna a casa e fa due passi in paese gli capita anche di incrociare i giocatori del Brescia che si riposano dopo l’allenamento. Sabato li affronterà. Il torbolese sulla strada della squadra che arriva da Torbole. Per la chiusura di un cerchio di una storia che meritava di essere raccontata.

(Nella foto in evidenza dal sito ufficiale del Modena calcio Simone Panada in maglia gialloblù)

Simone Panada bambino con la maglia dell’Uso Casaglia
Simone Panada è il primo è in piedi da destra