L’opinionista televisivo analizza il match di sabato e la serie B: “I canarini saranno però anche molto concentrati perchè non possono perdere altro terreno, le rondinelle devono sfruttare il momento. E’ un campionato con personaggi in cerca d’autore”
Roma. “La serie B di quest’anno è un po’ come la serie A: un quaderno tutto da scrivere, personaggi in cerca di autore”. Dario Marcolin, doppio ex di Modena-Brescia, apprezzato opinionista televisivo, utilizza questo incipit per entrare nella sua analisi del match di sabato. In esclusiva per Bresciaingol.com, il bresciano di viale Venezia, che non indossò mai i colori biancoazzurri se non nella stagione 2006-07 come vice di Mario Somma e poi nello staff di Cosmi, ma che da ragazzino era spesso in Curva Nord, che allenò il Modena in serie B nel campionato 2012-13, ci parla della gara in programma sabato alle 14 al “Braglia” e più in generale del campionato cadetto.
Dario, cosa sta dicendo il campionato cadetto dopo quattro giornate?
“Ho visto il Brescia a Como, il Benevento nella partita con il Frosinone, qualcosa del Modena e poi un po’ di highlights sparsi. Mi dà l’idea di un campionato senza padrone. Non so quanto durerà, ma fino a quando è così, chi può è giusto che ne approfitti”.
Il Brescia per esempio? Lo consideri una sorpresa ?
“Brescia e Frosinone non possono essere considerati delle sorprese, semmai lo è la Reggina lì davanti. Il fatto che in testa non ci siano Cagliari e Genoa è la sorpresa, ma siamo solo all’inizio di una lunga stagione e credo che nessuno abbia certezze in questo momento su quello che ci aspetta”.
Il Brescia però è partito solo per salvarsi…
“Si, so bene quello che è successo quest’estate con le vicende di Cellino ed è chiaro che il presidente non abbia voluto confermare chi guadagnava di più come Palacio, Sabelli, Pajac… Il Brescia è pur sempre reduce da due play off consecutivi, il blasone non manca, la piazza c’è. Si è deciso di puntare su gente più fresca, su un allenatore conosciuto, ma comunque anche lui fresco, giovane, innovativo”.
Quanto può durare il Brescia in vetta alla classifica?
“Bisogna capire quanto Cagliari e Genoa impiegheranno a trovare il giusto passo. Io punto anche sul Benevento, che è ben strutturato e non ha cambiato molto. Il Parma è in cerca di un’identità, così come il Modena per altro”.
Che Modena si troverà di fronte il Brescia?
“Una squadra che ha solo 3 punti pur avendo fatto una buona campagna acquisti, un Modena che giocherà con la tensione di chi non può perdere altro terreno mentre il Brescia avrà la testa più leggera grazie a questa partenza. Ma occhio che la tensione può portare anche grande attenzione e quindi sarà un Modena molto determinato a fare punti. A Cagliari ha fatto una buona partita e se avesse pareggiato non avrebbe rubato nulla”.
Che ricordo hai della tua esperienza in Emilia?
“Facemmo un grande girone d’andata, con 34 punti, battendo anche il record del Modena di Pioli. Poi però il ritorno non fu altrettanto positivo (e Marcolin a marzo venne esonerato, ndr)”.
Dario Marcolin ha deciso di chiudere con la carriera di allenatore?
“Sono commentatore per Dazn, per una radio romana e per una televisione di Napoli. Sono contento così. Oggi non lascerei il certo per l’incerto. Non perchè ho paura di un esonero bensì perchè mi appaga quello che sto facendo. Ormai sento che questo è il mio mondo e non cerco altro”.
Che tipa è Diletta Leotta?
”Che sia una bella donna non occorre lo dica pure io. E’ simpatica, alla mano e non è vero che gli suggeriscono quello che deve dire. Arriva al campo preparata e prende continuamente appunti per essere sempre sul pezzo”.