PEP CLOTET, ODISSEO DE CATALUNYA

Brescia. I bagliori e la concentrazione presenti nello sguardo di Pep Clotet sembrano rimandare ai riflessi di quel Mediterraneo che bagna la sua Barcellona e che rappresenta anche lo scenario in cui si dipana la vicenda dell’omerico Odisseo; mare che, per i suoi orizzonti potenzialmente illimitati, racchiude il significato del viaggio in tutte le sue componenti simboliche, psicologiche, creative.
È evidente, nell’ allenatore del Brescia, la convinzione, totalmente condivisibile, che solo i valori insiti in tale viaggio possano portare all’edificazione di individui e, quindi, giocatori, in grado di perseguire una meta vista non come fine ultimo (con buona pace di coloro che considerano importante ciò che si ha e non ciò che si è), ma come conseguenza di un processo di costruzione di se stessi.
Certo, una visione come la sua implica l’accettazione di un percorso a ostacoli emozionante e rischioso, denso di prove e difficoltà non facilmente superabili e che richiede audacia, coraggio, costanza, capacità di sopportazione; il raggiungimento della meta, il ritorno a Itaca, può verificarsi solo grazie a queste condizioni la cui accettazione non potrà che far crescere tutti: giocatori e tifosi.

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