LA VOCE DELL’ADOLESCENZA: IL BRESCIA VISTO DA UNA GIOVANE TIFOSA

Sin dal pre partita l’aria che si respirava era nettamente diversa rispetto a quella degli incontri precedenti. Il mercato è finito e ha portato “a casa” nuovi nomi tutti da scoprire in questo campionato infido e colmo di pericoli. L’omaggio ad Ayè poco prima del fischio finale mi scalda il cuore.
Vedere un giocatore, spesso criticato, che indossa con onore la nostra maglia mi riempie di gioia. Nonostante quelle che possano essere le vicissitudini passate, il francese ha combattuto ogni sfida con tutto sé stesso portando a casa numerosi gol, tra cui quello contro il Perugia.
Un nuovo talento intanto è atterrato in città: Nicolas Galazzi ha solo ventun’anni, ma pestando i piedi su quel campo verde sembra abbia la consapevolezza e l’esperienza di un calciatore molto più grande ed esperto di lui.
Sicuramente in questo match contro gli umbri è stato il migliore in campo portando a casa non solo un gol che ha fatto esplodere l’intero Rigamonti bensì una prestazione quasi senza errori che lo ha inserito subito tra le grazie dei tifosi bresciani.
Il calcio non è solo un pallone che rotola sull’erba, è molto di più.
Il calcio è unione, forza, speranza, ma soprattutto amore.
Seguo le rondinelle da quando ero solo una bambina, mi sono ritrovata a ridere e soffrire tra quelle persone che ad oggi ritengo una vera e propria famiglia.
Sugli spalti del Rigamonti non importa se tu sia figlio di un avvocato o di un contadino, se tu abbia dieci o sessant’anni.
Lì, su quei seggiolini bianchi e blu, si è tutti una cosa sola, tutti cuori con gli stessi colori.

Daniela Franchi