“Non è ancora il momento di tornare in Francia. Sento che posso fare qualcosa di buono per il Brescia. Il gol? Un’azione provata tante volte in allenamento”
Brescia. Giornata speciale per Florian Ayè, che prima della partita ha ricevuto in dono dagli ultras una sciarpa e ha poi segnato il gol del 2-0 proprio sotto la Nord esultando con grande trasporto.
Il mister ti ha fatto i complimenti non solo per il gol, ma anche per come hai saputo tenere alta la squadra. Dovete essere però più cinici sotto porta?
“In effetti potevamo chiuderla prima questa partita. Abbiamo avuto occasioni, ma a livello mentale abbiamo anche difeso bene, di squadra. Sono contento per il gol, peccato per aver preso un altro legno dopo quello di Como”.
Quanto ti ha caricato il gesto dei tifosi nel pre-partita?
“Ringrazio molto la Curva Nord, il sostegno per un giocatore è sempre bello e importante, voglio dare tutto ciò che ho. Di gol al Rigamonti con il pubblico ne ho segnati pochi, uno proprio già al Perugia nei play off. Segnare sotto la Curva Nord è ancora più bello, ho avuto un’esultanza più grintosa del solito, volevo abbracciarli tutti. Questo gol è anche per loro”.
Ci descrivi il tuo gol?
“Ho visto che potevo essere più veloce dei loro difensori. Galazzi sa come voglio la palla, in allenamento proviamo spesso questa azione, ma non è facile riuscirci perchè in partita ci sono anche gli avversari. Ma in questa vittoria ci sono riuscite anche tante altre cose provate in allenamento”.
E’ vero che il Bordeaux ti voleva nelle ultime ore di mercato? Se sì perchè non sei andato?
“Perchè il mio posto è ancora qui. E’ stata una decisione presa ovviamente anche con il presidente. Sento che posso fare ancora qualcosa di buono a Brescia. In futuro magari potrei anche tornare in Francia, ma adesso il mio posto è qui”.