CLOTET: “DOPO FROSINONE CI SIAMO RIALZATI DA SQUADRA”

“Abbiamo giocato 4-3-3 con Galazzi esterno di sinistra per avere superiorità ed evitare i loro cross. Non potevamo pressare troppo alti perchè altrimenti questo avrebbe favorito i loro lanci per Cerri. La classifica si guarda solo a 6-7 giornate dalla fine. Su Cistana non sono ottimista”

Como. Pep Clotet si coccola una vittoria dall’elevato peso specifico che proietta il Brescia al terzo posto, a -1 dalle battistrada. 

Mister, avete sofferto fino alla fine: tante occasioni, si potevano sfruttare meglio?

“Sì, ne abbiamo sfruttata solo una. Dovevamo segnare il secondo gol. Il Como mi è piaciuto molto. Attaccano bene con gli esterni, hanno velocità con Mancuso. Per noi è un passo avanti nella prestazione oltre che nel risultato rispetto a Frosinone. La punizione finale mi ha fatto soffrire, anche se non c’era, ma fa parte del calcio. Abbiamo creato tante situazioni per segnare e questo è stato importante”. 

Un Brescia modificato dal punto di vista tattico, senza trequartista e inizialmente anche più conservatore del solito con un 4-3-3 che diventava 4-5-1?

“Sì, se avessimo pressato alto loro ci avrebbero saltato continuamente andando da Cerri. Dovevamo difendere su di lui ed evitare gli attacchi degli esterni. A sinistra volevamo il 3 contro 2 con Mangraviti, Galazzi e Bisoli per non dare facilità a loro di crossare. E’ stata una prestazione globale, di squadra. L’abbiamo vinta così. Nel secondo tempo abbiamo fatto un pressing più alto e potevamo concludere meglio certi contropiede. Il Como si è messo 4-3-1-1 dopo l’espulsione, noi volevamo continuare a giocare con Labojko che è stata la chiave. Con Moreo, Bisoli, Bertagnoli non siamo riusciti a segnare e allora ci siamo messi a proteggere nel finale. Cercavamo di avere almeno continuità nel possesso della palla”. 

Quanto è preoccupato per l’infortunio di Cistana?

“Ha preso un colpo forte sulle costole. E’ in ospedale per accertamenti. Non sono molto ottimista. Sto soffrendo per lui. Aspettiamo il report”. 

Come ha visto Jallow?

“Era la prima partita, in una lega nuova. Tutto nuovo. In Svezia ad esempio non c’è il Var. Lui di solito gioca a destra, stavolta ha dovuto giocare a sinistra. Se metto tutto questo insieme dico che non è andato male, non è facile debuttare in una situazione così”. 

Come ha visto Viviani e Benali?

“Hanno capito bene cosa chiedevamo loro. Hanno dato fiducia con il loro ingresso nel secondo tempo. Viviani è stato un punto di riferimento, Benali l’ha aiutato andando in profondità. Con la loro esperienza hanno aiutato molto la squadra. Ho molta voglia però di rivedere la partita anche per gustarmi l’ottima prestazione di Labojko, che è stato il nostro equilibratore”. 

Grande partita di Galazzi, ha fatto quello che gli avevi chiesto?

“Sa ribaltare bene le azioni, ha un bel calcio, può fare tanti ruolo. La sua posizione è quella di esterno alto dove l’ho schierato questa sera per fare un 4-3-3 nel quale sono stati importanti anche i suoi ripiegamenti”. 

Brescia terzi in classifica dopo tre giornate, a -1 dal primo posto. Anche se siamo solo all’inizio, può servire per ridare entusiasmo alla piazza?

“Dopo Frosinone ci siamo rialzati di squadra in una partita difficile, la più difficile fino adesso. Ora dobbiamo continuare con questa mentalità. Con il Perugia voglio vedere come stiamo, gli 11’ di stop non ci hanno aiutato stasera perchè hanno spezzato il ritmo. Adesso non dobbiamo accattivare i tifosi per quello che possiamo fare in classifica, ma per il gioco e lo spirito. Ora la classifica non è importante, va guardata solo nelle ultime 6-7 partite. Nei prossimi giorni il compito sarà capire come ripetere questo tipo di partita”. 

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