Il rigore parato dal portiere delle rondinelle a Mazzocchi riporta alla mente quello che accade alla prima in serie A nel 1992-93, quando il toscano ora vice di Allegri respinse il tiro di Careca anche grazie a… Brunetti
Brescia. Nell’inusuale data dello scorso 14 agosto, si è disputata la prima giornata del campionato di serie B 2022-2023. Siamo lontani da quei tornei balneari che richiamavano il pubblico dalle spiagge nelle calde serate di vacanza, ma siamo partiti subito con le partite che assegnano punti veri. Per il Brescia si è trattato di un esordio multiplo, infatti si è battezzato, in tutti i sensi visto il risultato all’ inglese maturato, il Sudtirol alla prima apparizione della sua storia sul palcoscenico del secondo campionato nazionale; e si è battezzato l’esordio tra i pali in una partita di campionato del nuovo portiere Lezzerini che assieme ad Andrenacci si giocherà la maglia che fu per gli ultimi tre anni di Jesse Joronen. L’esordio si è dimostrato quanto mai fortunato, tanto è vero che il nuovo portiere delle rondinelle oltre che imbattuto ha neutralizzato anche un rigore a Mazzocchi.
Amarcord. Un poco per nostalgia ed un poco per curiosità abbiamo voluto cercare di ricordare quando si era verificata, l’ultima volta, un’ altra circostanza simile , ovvero l’esordio in campionato con la maglia del Brescia di un nuovo portiere ed annesso rigore neutralizzato. Bisogna risalire al campionato 1992-93, si trattava della serie A, ed il Brescia curiosamente vedeva alla prima apparizione un portiere il cui cognome iniziava ancora curiosamente con la lettera L. Si trattava di Marco Landucci , l’attuale vice di Massimiliano Allegri, che esordiva nel Brescia in campionato nella difficile trasferta di Napoli. Era il Brescia neopromosso di Mircea Lucescu, il Brescia rumeno, che oltre all’allenatore presentava in rosa sua maestà Gica Hagi, il Maradona dei Carpazi, che proveniva nientemeno che dal Real Madrid, il biondo Raduciou che , come cantavano i tifosi, prima non segnava mai perchè giocava nel Verona, l’inossidabile Sabau ed il panchinaro Mateut. Era un buon Brescia con altre individualità di spicco in rosa come Ziliani, Paganin, Negro, Marco Rossi ora allenatore dell’Ungheria, Domini, Gallo, Giunta ed il pirata De Paola, Schenardi ed i bresciani Bonometti recordman di presenze in biancoazzurro, Piovanelli, “l’adottato” Quaggiotto ed il compianto Edo Bortolotti.
Il pizzetto strofinato dal moicano. Landucci, che partì titolare al posto di Cusin reduce del campionato di serie B vinto e con Vettore come terzo portiere, parò un rigore nientepopodimenoche a Careca, intuendo al 32esimo del primo tempo la direzione del rasoterra dagli undici metri del fuoriclasse brasiliano. Leggenda dice che il carioca fosse furente per il trattamento ricevuto dalla marcatura implacabile di Luca Brunetti, detto il moicano per la sua famosa pettinatura, che nell’afoso pomeriggio di Napoli continuava ad infastidire Careca strofinando il pizzetto sul coppino, facendolo letteralmente imbestialire.
Se fu così complimenti anche a lui e soprattutto a Landucci che come Lezzerini esordì con il botto.
Francesco Marini
(Nella foto in evidenza Lezzerini e Landucci, qui sotto Luca Brunetti)
