BUDEL: “UNA B COME NON SI VEDEVA DA QUINDICI ANNI. CAGLIARI E GENOA DAVANTI A TUTTI, IL BRESCIA PER ORA E’ DA PLAY OFF”

L’ex rondinella ora opinionista di Dazn fa le carte al campionato in esclusiva per Bresciaingol.com: “Con il mercato ancora aperto difficile sbilanciarsi, ma il livello sarà molto alto. I guai di Cellino potrebbero persino compattare il gruppo. Può essere l’anno di Van de Looi e Bianchi”

Milano. In serie B ha giocato 12 campionati (e solo perchè il resto l’ha fatto in serie A), di questi la metà esatta con il Brescia e in biancoazzurro ha ottenuto anche la promozione del 2010. Opinionista di punta per Dazn, tra serie A e cadetteria, Alessandro Budel ha accettato di fare per Bresciaingol.com le carte al campionato che inizia questo venerdi sera con l’anticipo Parma-Bari. 

Che torneo dobbiamo aspettarci?

“Estremamente livellato, grande equilibrio soprattutto in testa dove ci sono tante squadre che puntano al salto di categoria”. 

E’ il campionato di serie B più forte, difficile e competitivo di sempre?

“Difficile fare delle comparazioni. Molti dicono che ricorda il campionato del 2006-07 quando c’erano Juventus, Napoli e Genoa poi promosse. Io aggiungerei anche il campionato 2003-04 quello del Cagliari di Zola, Esposito e Suazo, del Palermo di Toni e Corini, del Livorno di Protti e Lucarelli, della Fiorentina di Riganò allenata da Mondonico. Ne potrei citare anche altri, di sicuro il campionato cadetto quest’anno torna a livelli altissimi”. 

La nostra griglia di partenza per adesso è la seguente: Cagliari-Genoa; Venezia-Parma; Brescia-Pisa; Benevento-Como; Frosinone-Spal; Modena-Palermo; Ascoli-Bari; Cittadella-Perugia; Cosenza-Ternana; Reggina-Sud Tirol. E’ chiaro che con il mercato ancora aperto può cambiare tutto nelle prossime due settimane, ma per adesso la condividi?

“Fin che le rose non saranno complete è difficile fare previsioni, ma direi che ci può stare. Avanzerei un po’ la Spal, anche se francamente non so al posto di chi”. 

Che giocatori ti aspetti come sicuri protagonisti?

“Sono convinto che Fabregas, un mio idolo da sempre, abbia ancora tanto da dare e nella B italiana farà la differenza, anche se non sarà facile nemmeno per lui riuscire ad adattarsi subito a un campionato così complicato. Poi dico sicuramente Lapadula e Coda, aggiungo Inglese e Tutino del Parma che saranno più decisivi di quanto non siano riusciti ad essere l’anno scorso”.

Vedi un Brescia ridimensionato?

“Ridimensionato forse è una parola troppo grande, ma di certo ci sono squadre più attrezzate per la promozione. L’obiettivo delle rondinelle possono essere i play off.  L’anno scorso mi aspettavo che potesse puntare fino in fondo alla serie A diretta e invece così non è stato”. 

Quali possono essere i giocatori in grado di fare un salto di qualità tra quelli di Clotet?

“A me piace Van de Looi e siccome non è ancora esploso mi aspetto che lo faccia quest’anno, aumentando la sua personalità. Un’altra bella sorpresa può essere Bianchi che ho visto bene nel finale della scorsa stagione”. 

Quanto rischiano di influire i guai giudiziari di Cellino?

“Le vicende societarie, di qualunque tipo esse siano, possono essere una mazzata sul gruppo oppure dare ancora più forza alla squadra. Se Bisoli e compagni sapranno compattarsi al meglio potrebbero persino trarre vantaggio da quello che sta succedendo”. 

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