Per il Brescia un 17-1 nella prima amichevole stagionale. Cellino: ”Quest’anno sfateremo anche certi tabù”. In evidenza Bianchi e Moreo autori di triplette
Ronzone. Diciassette gol (il più bello quello del giovane Tomella con un clamoroso tiro da fuori), una manovra dove recupero rapido e veloce trasmissione della palla sono i diktat, il modulo 4-3-1-2 sia nel primo che nel secondo tempo, Bianchi e Moreo triplettisti, Ayè anche uomo assist, Ndoj e Olzer vogliosi di riprendersi il tempo perduto, ma anche un gol subito da Perilli da centrocampo simile seppure non uguale a quello che prese nel pre campionato di un anno fa da Galuppini con il Renate.



Sono gli appunti sparsi di viaggio, il primo viaggio stagionale del Brescia, nell’amichevole di Ronzone al cospetto dell’Alta Anaunia (Prima categoria) squadra ben lontana dall’iniziare la preparazione, con giocatori dopolavoristi strappati alle meritate vacanze. Assenti Huard (lavora in piscina per una botta al polpaccio che lo fa zoppicare) e Lezzerini (solo giri di campo nel programma di gestione dopo i gravi infortuni al ginocchio, ma in mattinata aveva fatto tutto con i compagni di reparto), le rondinelle si sono fatte applaudire da almeno 500 tifosi giunti fin quassù dopo le immancabili code sull’autostrada del Brennero, che hanno fatto durare il viaggio di alcuni anche quattro ore e che sono già in clima Coppa Italia avendo chiesto a gran voce di raggiungere almeno gli ottavi dove potrebbe esserci il derby con l’Atalata.

Cinquecento tifosi più uno: il presidente Massimo Cellino, che ha seguito la partita insieme ai giornalisti, apparso decisamente di buon umore (nonostante martedì sia atteso da un delicatissimo appuntamento in tribunale) e già in forma campionato tra indovinelli di mercato, battute e la capacità per una volta di andare anche oltre la proverbiale scaramanzia: “Abbiamo segnato 17 gol? Nessun problema, quest’anno sfateremo anche certi tabù”. E se lo dice lui…

