GALAZZI E NUAMAH, LE PIACEVOLI NOVITA’

Il giocatore arrivato dal Venezia (via Triestina) ha chiarito il suo ruolo: mezzala, che Clotet sta impostando anche da trequartista. Il ghanese nato a Brescia, tifosissimo delle rondinelle al punto da dire no all’Atalanta, è già protagonista a soli 16 anni

Ronzone. Ritiro che vai, giocatore che scopri. Solo andando sul posto, accendendo gli occhi e i sensori, capisci chi hai davanti e t’illumini di novità. Nel Brescia di quest’anno ci sono diversi giocatori che possono essere flop come talenti grezzi. Il tempo dirà. La prima settimana di allenamenti con tanto di amichevole, per quanto lasci il tempo che trova come sostengono sui social i tanti Watson (ragionamento elementare…), ha acceso l’occhio di bue anche sui Nicholas Galazzi e Patrick Nuamah. “L’immaginazione governa il mondo” diceva Napoleone. E allora proviamo a immaginare cosa potranno dare questi due elementi che abbiamo visto all’opera per la prima volta.

Pronto al lancio. Nicholas Galazzi è giunto a Brescia, insieme a Lezzerini nell’ambito della cessione di Joronen al Venezia, con un alone di mistero relativo al ruolo: è un terzino, un’ala, un centrocampista? Incertezze dettate dall’impiego nella Triestina dove Christian Bucchi, ora allenatore dell’Ascoli, lo schierava quinto di sinistra basso o alto a destra. Seguito dalla scuderia di Davide Lippi, il procuratore di Cistana, Galazzi è in realtà una mezzala di qualità che Clotet sta impostando anche trequartista come abbiamo visto sabato nel test con l’Alta Anaunia. 22 anni da compiere a dicembre, il ragazzo di Pavia transitato anche dalle giovanili dell’Inter, è come un palla di pongo: può ancora essere plasmato. Oltre alla corsa, ha anche piedi non banali e cerca di mandare in gol gli attaccanti con l’imbucata. Per ora è lui il back up della “10” marchiata Olzer.

Stellina. Patrick Nuamah è nato a Brescia da genitori ghanesi. Abita a 100 metri dal centro Sportivo San Filippo e quando doveva allenarsi lì con le giovanili biancoazzurre era di una comodità pazzesca, ma non ha avuto certo problemi quando nel campionato scorso gli è stato detto che pur sotto età doveva passare dagli Allievi alla Primavera allenandosi a Torbole Casaglia. Anzi. Perchè quando gli chiedete qual è il suo sogno, lui risponde secco: ”Esordire con il Brescia”. Ha fatto il raccattapalle, ha seguito la squadra dalla Curva Nord, ora è al suo primo ritiro con la prima squadra dove Bisoli l’ha preso sotto l’ala protettrice. Farlo giocare sotto età è sempre stata una scelta del club , proprio per farlo crescere in fretta. Nato il 31 dicembre 2005, a gennaio Inter e Sassuolo hanno cercato di strapparlo alle rondinelle, ma non ci sono riusciti anche perchè qualche anno fa lui per primo disse no all’Atalanta. Clotet gli sta dando fiducia, sabato l’ha schierato mezzala di destra, il suo ruolo naturale, ma nelle partitelle d’allenamento lo mette anche più alto ovvero esterno d’attacco a destra. Si allarga per cercare il cross, detta il pressing in modo asfissiante, non si dimentica di provare a segnare (e c’è riuscito con l’Alta Anania), ha personalità, strappi, fisicità e faccia tosta, senza dimenticare l’umiltà come da estrazione famigliare. Umile, ma con dignità.

Patrick Nuamah con Neiemeijer