Cellino atteso in tribunale nei primi giorni di luglio per difendersi dalla richiesta di sequestro di 59 milioni di euro
Brescia. Il Brescia è ad un passo da Niccolò Pierozzi (foto in evidenza), 21 anni a settembre, esterno dotato di buona gamba e tecnica, ma anche in grado di fare la mezzala, il cui cartellino è della Fiorentina (che punta molto su di lui in prospettiva futura) e che nell’ultima stagione ha giocato in serie C in prestito alla Pro Patria dove in 36 partite ha segnato ben 8 gol, distribuito 4 assist vincenti, preso 3 ammonizioni e 1 espulsione diretta. Già capitano della Fiorentina Primavera di Aquilani che vinse la Coppa Italia di categoria, ha un gemello Edoardo (nell’ultima stagione all’Alessandria), fu trattato dal Brescia già nella scorsa estate. Stavolta i presupposti per il suo arrivo sembrano esserci tutti, si tratta sulla formula (prestito con diritto di riscatto?).
Tra i pali. La vicenda Joronen è sempre più complicata: il primo luglio il portiere finlandese si svincolerà dal Brescia a meno che Cellino non eserciti l’opzione di rinnovo per un altro anno, ma in questo caso c’è una clausola che porta l’ingaggio del finlandese ad oltre 500.000 euro con il rischio che nessun club sia disposto a dargli tanto. Di certo non il Venezia, con il quale il Brescia sta trattando il portiere Lezzerini e il terzino destro Galazzi. Cellino, dopo aver riscattato Andrenacci, ha comunque sotto contratto per un altro anno anche Perilli.

Giovanili. Dopo la non conferma di Aragolaza, sostituito da Possanzini in Primavera, si registra l’addio anche di Bersi dall’Under 17: a lui aveva pensato la FeralpiSalò per la Primavera, ma non ha il patentino Uefa A quindi potrebbe accasarsi all’Offanenghese di Eccellenza dove il diesse è diventato il bresciano Dalè. Per l’Under 17 biancoazzurro c’è in pole position Aldo Nicolini mentre in Under 16 e 15 verranno promossi dall’attività di base Andrea Gardoni e Marco Gardoni, pupilli di Paolo Migliorati, direttore tecnico del settore giovanile biancoazzurro.
In aula. Si avvicina intanto il momento in cui Massimo Cellino dovrà presentarsi in aula per rispondere delle accuse di reati fiscali che gli contesta la Procura di Brescia: la pm Erica Battaglia ha ottenuto infatti dalla Cassazione il pronunciamento del Tribunale del Riesame sulla richiesta di blocco dei beni dell’imprenditore sardo per 59 milioni di euro, tra cui anche le azioni del Brescia calcio.
