Egregio direttore
Purtroppo la penuria di papabili interessati ad acquistare il Brescia è proporzionale a quella degli appassionati rimasti. Per ragioni note si sta via via svuotando quel serbatoio di cuori biancoblu che tanto è stato fondamentale nei momenti topici ed oggi va raccattato quasi implorando.
A prescindere dai risultati e dalla categoria, mi chiedo ogni giorno come poter recuperare quel sentore comune che ci univa dalle chiacchiere da bar alle discussioni da stadio. Chi di dovere non si è curato di coltivare questi umori, quel senso d’appartenenza e di comunità necessario per remare in tanti e nella stessa direzione.
Club e Comune avrebbero dovuto lavorare in quest’ottica ed invece ognuno fa per sé, abbandonando un valore identitario che è il motore culturale, sociale e sportivo di una città arroccata attorno alle proprie fondamenta.
Questo mi fa sanguinare il cuore. Non una B perenne.
Alessandro Bonfiglio