DIEGO GIULIANI, IL MEDICO BRESCIANO PROMOSSO IN A CON LA CREMONESE: ”IL SEGRETO NELLA SERENITA’ DELL’AMBIENTE”

”Dopo tanti anni dovetti lasciare il Brescia nel 2018 senza potermi confrontare con Cellino”

Brescia. Prima Ospitaletto (14 campionati), poi Montichiari (una stagione), un anno a Lumezzane e il Brescia dal 2003-04: con Gino Corioni, il dottor Diego Giuliani ha sempre avuto un rapporto speciale e a lui il Commendatore di Ospitaletto ha affidato la salute dei propri calciatori sapendo che erano in buone mani. Con il primo cambio di proprietà (Bonometti), Giuliani rimase, insieme al dottor De Nard, come medico sociale delle rondinelle, ma con Cellino anche lui ha avuto vita breve, durando solo una stagione. Nell’ultimo campionato ha saputo prendersi però una bella soddisfazione, conquistando la serie A con la Cremonese dove era emigrato nel 2018. 

Promossi e non per caso. “Il risultato ottenuto quest’anno – dice il bresciano Diego Giuliani – è grandemente merito della serenità e tranquillità che il Cavalier Arvedi ha trasmesso a tutto l’ambiente. Anche dopo la sconfitta interna con l’Ascoli, in seguito alla quale sembrava che il nostro destino fosse segnato ai play off. In questa stagione si è creata un’alchimia che ha coinvolto tutto il gruppo squadra (direttori, giocatori, segreteria, team manager, staff tecnico, staff sanitario, magazzinieri). Lo smarrimento per il ko con l’Ascoli, che fece seguito a quello già inaspettato di Crotone, è durato solo 24 ore: è stato bravissimo il tecnico Pecchia (nella foto in evidenza medico e mister, ndr) a coagulare attorno a sè tutta la squadra facendo capire che nulla era perso. Anche il Cavalier Arvedi è venuto al Centro Sportivo per incoraggiarci a non mollare: è stata organizzata una grigliata a base di cibo brasiliano, tutti i giocatori si sono rasserenati e hanno fatto un patto che avrebbero venduto cara la pelle. I vecchi hanno incitato i giovani e il risultato è quello che tutti hanno visto sul campo”. 

Il dottor Diego Giuliani (primo da destra) con lo staff medico della Cremonese

Come mai con il Brescia di Cellino il rapporto durò solo una stagione? “Conobbi Cellino nella sede del San Filippo e la prima cosa che mi chiese fu se ero bravo a fare il mio lavoro. Gli dissi che avrei cercato di fare sempre il meglio delle mie possibilità e che l’importante nel calcio è prevenire gli infortuni perchè se bisogna curare vuol dire che qualcuno ha sbagliato. Quella del 2017-18 fu un’annata molto particolare, con 3 direttori sportivi, 4 allenatori, Sagramola e Castagnini che dovettero lasciare dopo un paio di mesi. Con il direttore sportivo giunto a marzo, Francesco Marroccu, ci fu una difficile condivisione sulle questioni sanitarie. Mi spiacque solo che a fine stagione non ci fu un vero e proprio confronto con il presidente: da marzo non ebbi infatti più l’occasione d’interloquire con Cellino e, dopo aver letto sui quotidiani locali che il Brescia stava cercando un altro medico sportivo, decisi di consegnare le mie dimissioni a Marroccu. L’errore è stato quello di non portarle direttamente al presidente, magari avremmo potuto parlare e chiarirci”. 

Nel luglio del 2018, Diego Giuliani viene contattato dalla Cremonese: “Il Cavalier Arvedi mi disse subito che era contento che avessi accettato di vestire i colori grigiorossi e che avrei trovato un ambiente famigliare e professionale. Così è stato. Si è creata subito una bellissima empatia e sono stato fortunato ed orgoglioso di aver potuto conoscere un uomo dal carisma eccezionale, entusiasta e dotato di una grande gentilezza d’animo, con il quale è bello poter lavorare”. 

Il dottor Giuliani con Di Carmine, decisivo nella gara finale a Como

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