Brescia. Con un comunicato ufficiale, gli ultras 1911 hanno preso posizione sulla situazione societaria del Brescia calcio. Eccolo:
“Caro presidente ti scrivo…
Dopo la fine di questo campionato, oltre all’amaro in bocca resterebbero da fare alcune considerazioni e molte domande.
La principale, la più ovvia, quella che si fa la maggior parte dei tifosi (e anche qualche giornalista), è naturalmente quella relativa alla gestione e al futuro della società, che in questi anni non è stata certo esemplare, lungimirante e -soprattutto- lucida.
Non basta infatti un campionato di serie A (oltretutto infausto come pochi) in questi anni per rendere merito a un presidente balordo, isterico e dispotico,che ne ha fatte di tutti i colori.
Solo chi “legge” la storia in monocromatico (o tutt’al più in bianco e nero)può trarre giudizi acritici o addirittura lusinghieri nei suoi confronti.
Certo, qualcuno penserà che per noi sia facile contestare l’operato societario, visto che il presidente ci ha discriminato bellamente per tutto il tempo.
Del resto, non siamo mai stati filo-societari; non abbiamo mai tifato per nessun presidente in carica oppure in procinto di esserlo; e consideriamo glistessi presidenti come dei semplici amministratori temporanei di un patrimonio sociale, storico ed economico che appartiene moralmente alla città, ai suoi tifosi, e a nessun altro.
Chi ci conosce bene, però, sa che non metteremmo mai le nostre rivendicazioni davanti agli interessi della Leonessa.
Infatti, se di fronte a noi avessimo avuto una società solida, un presidente brillante e coerente, e un vero progetto che meritasse le nostre attenzioni, avremmo messo da parte ogni genere di rivalsa, e avremmo riconosciuto i meriti di chicchessia senza alcuna difficoltà.
Purtroppo non è andata così.
E con ogni probabilità il futuro sarà anche peggiore, a meno che non cambi drasticamente qualcosa.
Per questo abbiamo messo in fila alcune considerazioni/rivendicazioni da sottoporre a qualsivoglia società che da oggi in poi decida di gestire il patrimonio di questa città.
“Caro” presidente, chiunque tu sia, noi vorremmo:
1) Innanzitutto rispetto per tutti i tifosi biancoblù;
2) Uno SLO che non ragioni come un poliziotto, ma che si impegni per “facilitare” l’accesso in ogni stadio (compreso il Rigamonti) a tutti i tifosi del Brescia;
3) La Maglia nei colori tradizionali bianco e blu (o tutt’al più arancio) con la storica “V” sul petto;
4) Un ritorno al marchio storico con la Leonessa in primo piano;
5) Un progetto serio che preveda la valorizzazione della società, della squadra, del settore giovanile, ecc., e magari includa pure un moderno centro sportivo -meglio in città- che diventi patrimonio della società stessa, e non del suo presidente o della sua famiglia(tutto questo per una crescita soprattutto sportiva e sociale);
6) Dei prezzi popolari sempre, e non solo quando bisogna riempire lo stadio durante i Play Off;
7) Dei prezzi agevolati o addirittura azzerati per i tifosi più giovanisempre, e non solo quando bisogna riempire lo stadio durante i Play Off;
8) Una vendita dei biglietti meno cervellotica e “centralizzata”, in particolare per le partite più importanti;
9) Un accesso allo stadio “facilitato” per i tifosi disabili;
10) Dei posti “facilitati” per i tifosi disabili;
11) La riapertura della Curva Sud;
12) La possibilità di fare l’abbonamento senza obbligo di tessera del tifoso;
13) La possibilità di fare il biglietto della Curva Sud senza obbligo di tessera del tifoso;
14) Vedere iniziative che premino i tifosi storici, e non solo quelli occasionali;
15) Vedere iniziative che avvicinino i tifosi alla Maglia biancoblù, e non solo allo Store del Brescia Calcio;
16) Lo stop a qualunque tipo di “editto bulgaro”, che sia pensato per la stampa oppure per i tifosi.
Al di là dei soliti bastian contrari che troveranno comunque il modo di criticarci e di giustificare Cellino, crediamo siano considerazioni più cheaccettabili e soprattutto condivisibili.
Anzi, se ne potrebbero aggiungere molte altre; per il momento, però,accontentiamoci.
E ricordiamoci sempre che il Brescia siamo noi tifosi!”.