CELLINO E IL GIOCO DELLE COPPIE: DAL NO DI BRAVO-JAVORCIC, A CLOTET (CON PERINETTI?) PASSANDO PER MAGONI-VECCHI

Il presidente è già sulla plancia di comando per programmare la prossima stagione, con un classicone: il ritorno all’antico dopo aver esplorato piste non percorribili

Brescia. Un uomo solo al comando. Come piace a lui. Il resto non lo tollera. Meno gente c’è nei paraggi e meglio è. O almeno è la sua convinzione. Inscalfibile. E’ il suo modo di fare calcio: vecchio, arcaico, superato. Ma guai a dirglielo. Massimo Cellino è convinto di essere sempre e comunque nel giusto. Congedati anche Marroccu e Corini, durati come più o meno ormai durano tutti i direttori sportivi e gli allenatori a Brescia, il presidente si è messo subito al lavoro per preparare la prossima stagione. Dove ancora una volta si partirà da zero. Ca va sans dire. Nelle ultime ore il plenipotenziario del club biancoazzurro ha fatto quello che preferisce: presidente, unico decisionista nel cda e anche direttore sportivo. Novello Marco Predolin (ricordate il suo programma televisivo degli anni ‘80 che fu poi condotto anche da Corrado Tedeschi e Giorgio Mastrota) ha messo in scena il “Gioco delle coppie” in salsa biancoazzurra.

Il programma di Canale 5 degli anni ‘80 ”Il Gioco delle coppie”

Alla ricerca di un direttore sportivo e di un allenatore, Cellino si è diretto prima di tutto verso Bolzano dove ha cercato di fare l’ all-in con Paolo Bravo e Ivan Javorcic. Un bresciano (di San Zeno) e un bresciano acquisito (ex giocatore e allenatore della Leonessa, domiciliato nella nostra città), gli artefici del miracolo Sud Tirol neo promosso in serie B. Dai due ha ricevuto un secco no: stanno troppo bene dove stanno e non si fidano di iniziare un progetto tecnico, in una città che per altro è cara ad entrambi, che potrebbe durare pochi mesi. Cellino si è allora diretto a pochi chilometri dalla sua casa di Padenghe, cercando di prelevare dalla FeralpiSalò il duo Oscar Magoni-Stefano Vecchi. Ma anche in questo caso ha fatto i conti senza l’oste: se infatti Magoni (che viene però dato verso Alessandria) si è già accordato con Pasini per un addio a fine stagione ed è sostanzialmente libero, Vecchi ha ancora un anno di contratto e, particolare non trascurabile, la FeralpiSalò è in semifinale play off di serie C e quindi ci sta che un tecnico voglia prima di tutto giocarsi con la propria squadra fino in fondo il sogno serie B, senza intromissione alcuna.

Ricevuti di fatto due no (risposta che lo fa andare su tutte le furie e credeteci se vi diciamo che ne sappiamo qualcosa…), è tornato all’antico e anche questo gli piace tantissimo. Adesso Cellino vuole riproporre la coppia Perinetti-Clotet, che tanto bene fece nel girone di ritorno del campionato di serie B 2020-21 quando le rondinelle passarono in pochi mesi dalla zona retrocessione al play off poi perso con il Cittadella. E allora perchè a fine stagione vennero congedati entrambi? Un giorno vi racconteremo anche questo, ma preparatevi perchè come già altre volte nelle operazioni celliniane non troverete una logica. Pep Clotet (foto in evidenza) ha già dato l’ok per un biennale, deve solo liberarsi dal contratto che ha con la Spal anche il prossimo anno, ma non pare essere un problema. Con Giorgio Perinetti i contatti per un ritorno sono ancora in fase molto embrionale: il decano dei direttore sportivi, licenziato su due piedi dopo che aveva dovuto ricoprire di fatto anche il ruolo di team manager mentre Edoardo Piovani era stato messo in cassa integrazione, ama Brescia (sua madre era della Valtrompia dove lui da ragazzino trascorse numerose estati) e difficilmente dirà di no. Ma stavolta nemmeno il mitico Vasco riuscirebbe a trovare un senso a una storia che un senso non ce l’ha.