“Non abbiamo mai perso la bussola e per un allenatore la fortuna è avere a disposizione giocatori di qualità”
Monza. È un Giovanni Stroppa incontenibile quello che si presenta in conferenza stampa. Battute, frasi ad effetto, ma una consapevolezza: che per andare in serie A la strada sia ancora lunga nonostante l’evidente crescita della sua squadra.
È d’accordo che questo sia stato il miglior Monza stagionale?
«Non abbiamo mai perso la bussola. Mi è piaciuta la tranquillità della squadra, la consapevolezza che con il passare dei minuti cresceva. È un peccato non aver sfruttato le occasioni del primo tempo, avremmo potuto chiuderla prima».
Non sono mancati però alcuni momenti di sbandamento…
«Abbiamo sbagliato sull’azione del calcio d’angolo. Poi ci sono stati comunque momenti di apprensione. Dovevamo entrare in partita con una certa conoscenza e una certa qualità e l’abbiamo fatto. Mi piacerebbe che la squadra potesse andare anche più veloce: all’inizio giocavamo palle forzate, poi la squadra è venuta su in maniera dirompente. È chiaro che io parli così confortato dal risultato, ma avrei detto lo stesso anche in caso di sconfitta»
Credi ci sia stato un errore nella partita di Perugia, a cui adesso state cercando di rimediare?
«Nono la partita di Perugia è stata preparata benissimo, abbiamo preso gol su un episodio di mancata chiusura su una ripartenza. Dispiace perché senza quella sconfitta saremmo stati davanti al Pisa».
Credi che la partita sia cambiata anche dopo i cambi?
«Confermo. La forza di un allenatore è avere gente di qualità. Anche questa partita è stata condizionata dalla necessità di dover mettere in campo la miglior formazione femminile, considerati gli infortuni. Con Mancuso abbiamo segnato tutti, D’Alessandro finalmente è stato decisivo. Mi son preso dei vaffanculo dopo la sostituzione di Mazzitelli, Machin ha giocato invece molto bene»
Come ti senti a 180 minuti dal sogno?
«Arrivare qui a Monza è stato qualcosa di diverso. Per me Galliani e Berlusconi non sono il Galliani e Berlusconi che sono per tutti: c’è affetto, una conoscenza trentennale. Vengo a Monza avendo avuto un trascorso straordinario, ho la responsabilità di dover rappresentare questa gente. Voglio ricordare le mille difficoltà di inizio stagione: non è facile avere le spalle larghe, avere equilibrio. Si va avanti a testa bassa, ora stiamo raccogliendo. Non abbiamo comunque fatto niente, siamo in finale contro una squadra forte».
Come ti è parso il Brescia? Bisoli e Corini non sono così convinti che il Monza abbia meritato il passaggio del turno…
«Sulla bilancia metto i meriti del Brescia e ciò che abbiamo fatto noi per ottenere i risultati. Il Brescia ha fatto bene negli inizi delle due partite, mettendoci in difficoltà, ma per il resto abbiamo avuto noi il controllo della doppia semifinale. Rispetto le valutazioni degli altri, ma sono convinto delle mie».
Carlos Augusto questa sera è stato devastante…
«Sono d’accordo. Avendo però D’Alessandro in questo stato di forma, ho dovuto fare una scelta. Si fa la formazione con quello che si ha: Pirola sta migliorando la sua salute, Caldirola non stava comunque bene. C’era qualcuno che diceva non sono un pirla, credo di mettere gli uomini nella posizione migliore. Questa partita ci ha riportato alcuni giocatori che avevano perso, mancano quattro giorni alla gara contro il Pisa, cercheremo di prepararla al meglio».
Hai visto la partita di ieri tra Pisa e Benevento?
«Il Pisa ieri ha fatto venticinque minuti devastanti. Ha una grande forza nelle due fasi. Ci hanno battuto due volte: sono state però due partite diverse, condite da episodi sfortunati. Cercheremo di preparare anche questa al meglio».