STROPPA: ”NON CI SENTIAMO GIA’ IN FINALE, SUI MIEI GIOCATORI FACCIO IO DA GARANTE”

“Non mi toccano le polemiche sugli infortuni di Huard e Sabelli. Sul primo noi non centriamo proprio nulla, sul secondo mi faccio portavoce anche di Carlos Augusto per quanto siamo dispiaciuti. La vittoria dell’andata ci dà solo un piccolo vantaggio, che conta nulla“

Monza. Giovanni Stroppa appare abbastanza sereno nonostante la tensione salga in vista di Monza-Brescia. 

C’è il rischio di sentirsi già in finale dopo la vittoria dell’andata?

“Lo escludo. Parlo per me, ma anche per i miei giocatori per i quali mi sento di fare da garante. Per quanto riguarda la piazza, la gente è giusto che ci sia entusiasmo alla luce della prestazione che abbiamo fatto all’andata. Abbiamo solo giocato il primo tempo, accumulando un piccolo vantaggio che però non conta niente. Conosciamo la grande forza del Brescia e sappiamo che ci sarà da soffrire”. 

Le hanno dato fastidio le polemiche in relazione agli infortuni subito da Huard e Sabelli ?

“No e non mi toccano perchè prima di tutto sono due situazioni fortuite, delle quali una non ci riguarda dato che l’infortunio di Huard dipende dall’uscita di Joronen che ha travolto il francese e anche Ciurria. L’intervento di Carlos Augusto su Sabelli è una situazione fortuita di gioco e per la quale i primi dispiaciuti siamo noi. Mi faccio portavoce anche del mio giocatore, che era molto dispiaciuto come tutta la nostra squadra per le condizioni in cui il terzino del Brescia ha dovuto uscire dal campo”. 

Che tipo di partita avete in mente di fare?

“Se pensiamo che basti quanto fatto all’andata allora abbiamo già perso. Dobbiamo lavorare meglio in fase difensiva soprattutto per come avevamo approcciato nei primi minuti al Rigamonti. Il Brescia è la squadra che più sa rimontare, che con poco può fare tante. Non dobbiamo commettere errori tecnici gratuiti, altrimenti usciremo con le ossa rotte da questa seconda partita”. 

Non pensa che si potessero diluire un po’ di più questi play off senza obbligare le squadre a giocare ogni tre giorni dovendo fare i conti con la stanchezza e il caldo?

“Penso di sì, ma purtroppo sulle date non possiamo intervenire. Noi tra l’altro veniamo da un periodo dove abbiamo giocato tanto in poco tempo. E’ una problematica generale, ma sarà difficile proporre una squadra fresca. Sicuramente schiererò chi sta meglio. Ma ripeto: è un problema che hanno anche gli altri”. 

Recupera qualcuno?

“Caldirola rientra dalla squalifica, Mazzitelli ha qualche allenamento in più nelle gambe e sarà preso in considerazione. Abbiamo ancora un allenamento domattina prima di tirare le somme”. 

Vedrà Pisa-Benevento? Ha preferenze per un’eventuale avversaria se andrete in finale?

“La guarderò da semplice spettatore e nulla più”. 

Ha parlato con i giocatori su certi vostri inizi di partita non certo positivi?

“C’è da migliorare, anche se sia a Perugia che a Brescia eravamo concentrati per partire bene. Mi tengo comunque la bella reazione avuta al Rigamonti perchè poi è importante il risultato che matura alla fine. Poi ci sono anche gli avversari che ti possono mettere in difficoltà con situazioni che esaltano le loro qualità. Noi dobbiamo mettere dentro qualcosa in più per contrastare chi ci mette in difficoltà”. 

Ha il rammarico di aver dovuto schierare Carlos Augusto da quinto di centrocampo e non come uno dei tre dietro?

“No perché non avevo alternative. E se Carlos gioca quinto a sinistra è perchè non ne ho di più bravi”. 

Cosa non è stato capito di Gytkiaer?

“Non lo so, ditemelo voi. Io problemi non ne ho, nel momento in cui è stato confermato in estate e io gli ho dato una maglia vuol dire che dall’interno abbiamo sempre creduto in lui. Vedendolo adesso che raccoglie certi frutti mi riempie di orgoglio”. 

Cosa la preoccupa di più del Brescia?

“Tutto. Ha fisicità, corsa, qualità individuali. Bisognerà essere molto più bravi di loro, ma ci siamo anche noi e vedremo chi avrà la meglio e chi dovrà contenere chi”.