LA VOCE DELL’ADOLESCENZA: IL BRESCIA VISTO DA UNA GIOVANE TIFOSA/7

Dopo quattro interminabili giorni in attesa di questa partita finalmente possiamo rimettere piede nella nostra Curva Nord.
Fuori dallo stadio migliaia di persone indossano i colori delle rondinelle pronti ad assistere al primo dei due match contro il Monza di Stroppa.

I ragazzi scesi in campo partono sin dal fischio iniziale con molta carica.
L’assenza di Cistana non pesa sulla formazione come avevo pensato nei giorni precedenti, tutti si muovo in maniera impeccabile nonostante l’obbligo di due cambi già alla metà del primo tempo.
Sabelli e Huard, dopo aver subito due falli senza cartellino giallo a favore, escono dal campo, il primo soccorso in barella con la sospetta frattura di una vertebra, il secondo invece con una commozione celebrale.

Nulla è come sembra, soprattutto contro il Monza, soprattutto con l’arbitraggio di Gianluca Aureliano.
È opinione comune che il bolognese ha dimostrato in più di un’occasione di arbitrare le partite a senso unico, non per nulla abbiamo assistito ad un arbitraggio a dir poco scadente nella partita contro i biancorossi.

C’è il rammarico di una sconfitta e la rabbia per non poter andare a Monza tutti insieme in quanto la società brianzola ha vietato per la seconda volta la vendita completa del settore ospiti a noi tifosi bresciani.

La speranza non si perde e come disse Boškov, la partita finisce quando l’arbitro fischia.
C’è bisogno di un’impresa, c’è bisogno di crederci e sono sicura che qualunque sarà il risultato finale le rondinelle metteranno anima e corpo per vincere questa battaglia.

Daniela Franchi

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