Il tecnico del Monza: ”Ci sarebbe piaciuto riaffrontare gli umbri per una sorta di rivalsa, ma abbiamo preparato al meglio il match con il Brescia. Si gioca sulle due partite, ma la nostra filosofia non cambia: giochiamo sempre vincere”. Poi ammette: ”Ho faticato a recuperare le energie nervose e ultimamente sto dormendo poco…”
Monza. Dopo undici giorni dalla cocente sconfitta di Perugia, che ha impedito al Monza di ottenere la promozione diretta in serie A, Giovanni Stroppa si ripresenta davanti ai giornalisti per presentare la semifinale di andata con il Brescia. Il tecnico dei brianzoli appare ancora un po’ provato, ammette di non aver dormito, o di aver dormito poco, per qualche notte, e di aver faticato a recuperare le energie nervose, ma è convinto che la sua squadra fornirà un’ottima prestazione al Rigamonti. Anche se durante la conferenza ha parlato poco delle rondinelle, essendo stato sollecitato a tornare più volte sul patatrac del Curi del 6 maggio.
Come si riparte?
“Di quella partita mi resta la convinzione che i particolari fanno la differenza. Mi riferisco in particolare al gol preso. Si poteva anche non vincere quella gara, ma non bisognava perderla. Sarebbe comunque cambiato qualcosa (anzichè quarto il Monza avrebbe chiuso terzo, ndr). Ci servirà da lezione. Siamo tutti molto delusi, non solo i tifosi e i giornalisti locali, ma soprattutto noi. Purtroppo però quella partita non si può rigiocare. Io per primo ho faticato a riprendermi dalle energie nervose spese, ma fortunatamente siamo ancora qua più determinati di prima e non è una frase fatta. Mi auguro di non essere smentito domani, ma stiamo meglio di quanto non stessimo a Perugia. Abbiamo preparato la partita con il Brescia al meglio. E’ chiaro che non è soltanto quella di domani, sono i famosi due tempi delle due partite sui 180 minuti, ma siamo pronti”.
I tifosi sono rimasti molto delusi dal fatto che non siate andati a salutarli dopo la sconfitta di Perugia al Curi…
“Vi assicuro che non è stata una mancanza di rispetto, ci metto la faccia io questa volta. Se non sono andati sotto i nostri tifosi è solo perchè erano completamente svuotati. Il nostro dispiacere è stato anche e soprattutto per chi era lì. C’erano talmente tanti monzesi che sembrava di giocare in casa, ci è spiaciuto davvero tanto non riuscire a dare loro la soddisfazione che meritavano”.
Con due pareggi andreste in finale, ma nel girone di ritorno il Monza ha pareggiato solo due volte…
“Potrei allora dire che se siamo abituati a vincere o perdere, con una vittoria e una sconfitta con lo stesso punteggio passeremmo noi. Non lavoriamo per speculare. Abbiamo una filosofia, una mentalità e da inizio stagione andiamo in campo per vincere sempre. La mia squadra ha insegnato che se è attenta e determinata non perde. La posizione di classifica conta relativamente, l’ha dimostrato anche il Benevento ad Ascoli e per poco non c’è riuscito il Perugia a Brescia, le partite vanno giocate”.
Sarà una semifinale molto diversa dalle due partite di campionato con il Brescia?
“Al di là di quello, dico che il Monza di Perugia era incerottato e qualcosa abbiamo pagato, il Monza di Brescia seppure ancora un po’ incerottato sarà una squadra che sta benissimo per quelli che scenderanno in campo. La partita giocata a Pasquetta ci vide in campo dopo un mese di Covid e mi sembra che l’esame in parte fu superato. Non conta l’avversario bensì il momento in cui lo affronti”.
Gytkiaer e Machin hanno fallito la partita più importante…
“Non direi per quanto riguarda Christian, che ha fatto una buona prestazione con anche delle palle gol. Machin indubbiamente non si è innescato come aveva fatto altre volte. Ma a me interessa che stiano bene e su questo non ho dubbi per come li ho visti in allenamento. Voglio gente brillante, coraggiosa”.
Avreste voluto affrontare il Perugia per una sorta di rivalsa?
“Non lo nascondo, ma adesso pensiamo al Brescia. La partita è stata preparata allo stesso modo”.
La cena con carne argentina che vi ha offerto Galliani può essere servita a qualcosa?
“Al di là del menù (sorride, ndr) è l’unione che fa la differenza. Si fa di tutto per arrivare al risultato, vi garantisco che abbiamo fatto di tutto per trovare unione e compattezza. Vedremo sul campo se sarà servito”.
Giovanni Stroppa come sta?
“Vi faccio una confidenza: da qualche notte non dormo, io che di solito dormo senza problemi”.